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Bitcoin sembra inarrestabile. Adesso i 20mila sono davvero a un passo


Da qualche settimana si è tornato a parlare con grande insistenza di Bitcoin e delle valute digitali. Il motivo è la decisione di PayPal di consentire ai suoi circa 340 milioni di utenti di comprare e vendere criptovalute, Bitcoin incluso. Questo evento ha innescato la fortissima corsa della cryptoregina, che in pochi giorni è schizzata da 12mila fin quasi a 20mila dollari. Ovvero vicino ai massimi storici.

Il rally aumenta l'interesse verso Bitcoin

Questo rally ha fatto tornare in mente quello che accadde sul finire del 2017, quando la regina delle criptovalute arrivò appunto a toccare il record storico visto solo brevemente. Quel record sembra ormai a portata di mano. Anche per questa vivacità la media giornaliera degli scambi della criptovaluta si sta impennando, anche sui broker opzioni binarie non Esma (extra UE). A novembre sulle varie piattaforme di trading, in media è salita tra il 60% e l'85% rispetto al quella degli altri mesi del 2020. Proprio questo fortissimo interesse verso Bitcoin, fa ritenere che potrebbe essere l'asset protagonista di questo strano Natale (per via del Covid).

Cosa fare adesso?

Tuttavia, adesso gli investitori devono porsi una domanda: con un prezzo così elevato, ha senso acquistare? Difficile dare una risposta, tenuto anche conto del panorama molto variegato di opinioni. Bisogna infatti considerare che le criptovalute sono un asset volatile, quindi rischioso. Tre anni fa dopo il volo, il prezzo di Bitcoin crollò a stretto giro. Chi ama investimenti meno pericolosi farebbe meglio a rimanere su azioni, valute o altro come l'indice DAX 30.

Le previsioni (molto) ottimistiche

Va però precisato che stavolta, secondo gli esperti, è tutto diverso. Secondo molti analisti qualora Bitcoin dovesse raggiungere i 20.000 dollari, potrebbe subire un conseguente leggero calo di prezzo. E ciò genera un’opportunità di acquisto. Secondo alcune stime, il Bitcoin potrebbe raggiungere quota 89.000 dollari entro la fine del prossimo anno. Ma queste stime spesso si rivelano sbagliate, anche perché i modelli variano molto facilmente.