Scatta una
multa salata per Apple. Il colosso tech dovrà infatti pagare
10 milioni di euro, per aver detto una bugia riguardo agli iPhone.
Perché è scattata la multa
Secondo l'azienda di Cupertino i suoi
smartphone avrebbero dovuto resistere all'acqua (profondità 1-4 metri) fino a 30 minuti. Ma non è così. E questo ha fatto scattare la sanzione per
pubblicità ingannevole. A infliggere la sanzione è stata l'Antitrust, secondo la quale Apple si è dimenticata di dire il "piccolo" particolare che
la proprietà di resistere ai liquidi è riscontrabile solo in presenza di specifiche condizioni. Ad esempio l'acqua deve essere statica e pura. Insomma, una situazione ben diversa da quella nella quale ha indotto i suoi clienti a utilizzare l'iPhone.
Per giunta il colosso tech ha inserito questa condizione nel disclaimer: “
la garanzia non copre i danni provocati da liquidi”. Siccome si vanta del contrario, secondo Antitrust è idonea a ingannare i consumatori.
Bugia e pratica aggressiva
Come aggravante, Apple
si è anche rifiutata di prestare assistenza per gli smartphone danneggiati. E questo configura una pratica commerciale aggressiva, giacché ostacola l’esercizio dei diritti riconosciuti ai consumatori dal
Codice del Consumo. Insomma un bel po' di
violazioni, che hanno fatto scattare la multa al termine di un’istruttoria. Cupertino dovrà sborsare quindi 10 milioni di euro.
Destinatari del provvedimento sono Apple Distribution International ed Apple Italia S.r.l. Oltre alla pesante multa,
l'Autorità ha disposto la pubblicazione di un estratto del provvedimento sul sito internet dell’azienda.
Tensione anche con la UE
Per Apple i problemi non finiscono qui, perchè
all'orizzonte c'è anche un altro fronte di tensione con la UE. Secondo il Commissario Europeo alle Finanze, Mairead McGuinness,
i servizi di pagamento Apple Pay (così come Google Pay e Samsung Pay), nascondono le vere ambizioni delle varie società che le mettono a disposizione e, ancora più a monte, di Stati Uniti e Cina.