In concomitanza con le
impennate e le cadute di Bitcoin, tornano ad accendersi i
dibattiti riguardo la natura e il valore (soprattutto in chiave prospettica) di questo asset. In essi vengono coinvolti i personaggi di maggiore spicco dell'economia globale.
I punti di vista su Bitcoin
Ad esempio la
presidente della Bce Christine Lagarde, che in una intervista al settimana
The Economist, ancora una volta si pone in modo
molto critico verso la regina delle criptovalute. “
Il Bitcoin non è una valuta, perché non ha la stabilità che sarebbe richiesta per essere una moneta". Chiara e secca: per lei è un grosso no. Anche perché lei stessa ha avuto modo di evidenziare che “
spesso viene utilizzata per il riciclaggio di denaro”.
Anche se al tempo stesso, la BCE sta protando avanti un discorso parallelo proprio per arrivare a un euro digitale, forse entro il 2025.
Il parere negativo della Yellen
Sul fronte del no si schiera intanto anche
Janet Yellen, ex presidente della Federal Reserve e ora a capo del Dipartimento del Tesoro Usa. Yellen ha fatto riferimento alle criptovalute come
una "preoccupazione crescente" negli Stati Uniti, ha detto che sono state utilizzate "
principalmente per il finanziamento illecito" di gruppi criminosi.
Nota operativa: un modo interessante per operare sul mercato delle valute digitali è adottare il metodo Fibonacci trading analisi tecnica.
La mossa di Elon Musk
Che sia un'alternativa alla valuta tradizionale oppure no, non interessa per niente a
Elon Musk, che però è un grosso fan di Bitcoin, visto che la sua società ha
investito 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin e in futuro l'accetterà come mezzo di pagamento per le auto Tesla (anche se si affiderà a terzi per mitigare la volatilità che potrebbe cambiare il valore dal momento dell’acquisto alla consegna dell’auto)
Proprio questa mossa ha innescato l'ultimo boom di Bitcoin, che dopo aver disegnato una
candela inverted hammer trading, ha sprintato al rialzo e ormai si avvicina alla soglia dei 50mila dollari.