La Cia-Agricoltori italiani lancia un allarme.
I produttori agricoli del nostro Paese
ricevono appena 8 euro per ogni 100 che ne vengono spesi dal consumatore finale.
E questo se si parla di frutta e ortaggi freschi venduti così come sono. Se invece si parla di
prodotti intermedi (ossia quelli che poi vengono trasformati), il margine del loro guadagno su 100 euro spesi dal consumatore finale,
scende fino alla cifra irrisoria di 2 euro.
Il ruolo cruciale (non rispettato) dei produttori agricoli
Per questo motivo l'associazione di categoria chiede che vengano poste in essere delle
misure che consentano di riequilibrare la ripartizione del valore. Ma per riuscire a dare un
giusto compenso ai produttori agricoli, è necessario stimolare
processi di aggregazione oltre che
ridisegnare le relazioni economiche tra tutti i soggetti del sistema ortofrutticolo, compresa la distribuzione, in modo da arrivare a un più giusto equilibrio. E ovviamente
combattere le pratiche commerciali sleali.
L'ortofrutta italiana
Il tema è importantissimo, visto che
l’ortofrutta italiana rappresenta il 25,5% della produzione agricola nazionale. Questo settore
dà lavoro a circa 300 mila aziende che coltivano 1,2 milioni di ettari, e che anche
durante la pandemia hanno tenuto botta, a dimostrazione che può essere a ben diritto considerato come uno dei pilastri della nostra economia.
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Sostenibilità
Quello del compenso dei produttori agricoli è una
questione annosa che bisogna affrontare in fretta. Infatti se ai produttori agricoli non verrà dato il giusto riconoscimento al lavoro, si finirà per sprecare un patrimonio di conoscenza, esperienza e tradizione. Inoltre lo richiede anche la sfida economica e ambientale legata al
Green Deal europeo, che punta a maggiori standard di sostenibilità.
La pandemia ce lo fa capire...
Va pure aggiunto che
la crisi pandemica ha amplificato l’interesse verso una sana alimentazione. Più della metà degli italiani sa che consumare frutta e verdura fa bene alla salute, e ne riconosce il ruolo chiave all'interno di una dieta equilibrata. A maggior ragione se consideriamo che nel nostro paese
ci sono 5 milioni di bambini e adolescenti in sovrappeso. Diventa così sempre più importante inserire frutta e verdura nel carrello della spesa, ma anche dare
il giusto compenso ai produttori agricoli, che lavorano 365 giorni l'anno.