myeconomy

Prezzo dell'oro di nuovo verso i 1800 dollari. Ma adesso viene il difficile...


L'oro ha cominciato con un piccolo guizzo il mese di maggio, anche se i "tori" non sono ancora padroni del mercato. Il prezzo dell'oro si è infatti avvicinato ulteriormente a quota 1800 dollari l'oncia, proseguendo lungo il recupero iniziato da marzo.

I driver del prezzo dell'oro

A spingere la quotazione del metallo giallo è soprattutto il calo del dollaro statunitense, causato anche dai rendimenti dei decennali più bassi rispetto al passato. Inoltre si sente il peso delle stime sull’inflazione, che potrebbero iniziare a trainare seriamente i prezzi del metallo prezioso. Altro elemento che traina il prezzo dell'oro è la preoccupazione derivanti dalla pandemia di coronavirus, che rafforza l'appeal dei beni rifugio. E così i prezzi dell'oro sono giunti a segnare +7.51% rispetto ai minimi del mese di marzo. Nota operativa: uno degli strumenti meno conosciuti dagli investitori, ma assai utili per negoziare i prezzi dell'oro, è l'indicatore TRIX Trading triple Exponential Average.

Trend solido oppure no?

Tuttavia, questo non è sufficiente considerare davvero conclusa la fase di ribasso che è partita da agosto 2020, e che è costata ai prezzi dell'oro quasi 20 punti percentuale di rosso. E' evidente però che ci siano delle premesse tecniche che inducono a un cauto ottimismo. Il grafico Renko trading evidenzia benissimo la situazione recente. Il prezzo dell'oro potrebbe quindi espandersi ulteriormente nel corso delle prossime settimane, ma bisogna comunque osservare con attenzione la tenuta dei supporti, perché una loro rottura potrebbe riattivare il trend ribassista. Sotto questo punto di vista, la media mobile a 50 giorni - sul livello 1745 dollari - è quella che può essere considerata come uno spartiacque importantissimo. Al rialzo invece non c'è dubbio che la soglia più importante, sia quella psicologica a quota 1800 dollari, che potrebbe spianare la strada verso l'ostacolo successivo a 1830 dollari l’oncia. Gli investitori ora attendono una serie di dati economici statunitensi questa settimana, compresi i libri paga non agricoli, per valutare la ripresa dell'economia.