Chi si è avventurato nel trading sulle
valute digitali negli ultimi giorni, deve essersi procurato un fortissimo mal di testa, per via del
crollo delle quotazioni. I tempi in cui Bitcoin prima ed Etherum poi, fissavano record storici uno dopo l'altro, sembrano distanti anni. Eppure è passata soltanto una manciata di giorni.
Giorni durissimi e prezzi in calo per le valute digitali
Il Bitcoin, che era voltato oltre la soglia dei 60mila dollari,
la scorsa notte era sceso fino a 30mila. Anche
Ethereum ha questi dimezzato il suo prezzo rispetto a pochi giorni fa, quando arrivava sui 4500 dollari. Ora ne vale 2700.
L'andamento isterico delle valute digitali, ha portato a
bruciare circa 700 miliardi circa nel giro di pochi giorni. Soltanto mercoledì ci sono state perdite a due cifre per la maggior parte della giornata. Chi non sa come
fare trading forex online sicuro, probabilmente avrà vissuto una giornata nerissima.
I motivi dietro al tracollo
Ci sono state
diverse spallate al settore nell'ultimo periodo.
La prima l'aveva data Elon Musk, il visionario imprenditore australiano patron di Tesla. Era stato proprio lui a dare un forte impulso alle valute digitali, annunciando che Tesla le avrebbe accettate come mezzo di pagamento. Ma è stato proprio lui a innescare il crollo, dopo aver fatto
dietrofront all'uso di Bitcoin per acquistare le sue auto (ufficialmente per motivi legati all’inquinamento provocato dalla criptovaluta).
Nota operativa: anche per negoziare le valute digitali occorre conoscere bene gli strumenti di trading, come ad esempio le Bande di Bollinger cosa sono.
Il veto dalla Cina e la BCE
Ma l'
ultimo siluro alle valute digitali arriva dalla Cina. Tre autorità responsabili della vigilanza delle banche e dei pagamenti, hanno di fatto
ammonito le istituzioni finanziarie a non fare operazioni su valute digitali, inclusa la semplice conversione di valute fiat in monete digitali. La ragione è stata spiegata in modo secco: non sono valute vere.
Questo ban segue un'altra dura presa di posizione, stavolta da parte della
BCE, che ha nel Financial Stability Review (FSR) ha definito Bitcoin come asset rischioso e speculativo. Addirittura la Eurotower, per evidenziare eventuali rischi, ha portato come esempio due famose bolle speculative come quelle dei tulipani e dei mari del sud nel 1600 e 1700.