Investitori cinese terrorizzati dal possibile fallimento di Evergrande

Oltre al problema (diffuso in tutte le economie sviluppate) relativo alla frenata della ripresa economica, in Cina gli investitori guardano specialmente alla vicenda Evergrande. Le azioni del secondo sviluppatore immobiliare del Paese stanno precipitando senza sosta, schiacciate dal timore di un imprevedibile fallimento.

Evergrande spaventa gli investitori

evegrande cinaNata nel 1996, Evergrande ha cavalcato l’onda del real estate in espansione continua, sfruttando due tendenze storiche: l’urbanizzazione e la crescita rapidissima della classe media cinese.
Ma per farlo è andata troppo forte, incamerando debiti su debiti per ingrandirsi. Il modello di business infatti prevede la vendita di appartamenti con un pagamento anticipato e l’emissione di debiti a breve per il completamento dei progetti.

La crisi di liquidità

La società cinese vive una pesantissima crisi di liquidità, che piano piano si è manifestata in tutta la sua gravità. Evergrande si trova a dover fronteggiare una montagna di debiti alta oltre 300 miliardi di dollari.

Oltre a cercare in tutti i modi di raccogliere i fondi necessari a evitare la catastrofe (incluso pescare 3 milioni di dollari del patrimonio personale della moglie del fondatore), l’azienda sta rinegoziando i prestiti in scadenza con le banche, alle quali ha riferito di non essere in grado di pagare gli interessi in scadenza il 20 settembre.
E intanto lunedì scorso i creditori hanno bocciato il piano di rinegoziazione del debito.

Il crollo verticale in Borsa

Tutto questo ha finito per trascinare il titolo al ribasso alla Borsa di Hong Kong. Dall’inizio del mese ha perso quasi il 40%, e solo questo venerdì ha perso oltre il 13%, scendendo al livello più basso degli ultimi dieci anni. Di fatto le azioni di Evergrande in 14 mesi hanno perso il 90% del valore. Già da tempo le piattaforme opzioni binarie non lo quotano più.
Nel frattempo a Shenzhen i piccoli investitori stanno protestando da giorni intorno al quartier generale della società, perché vedono i loro risparmi minacciati di andare in fumo.

L’idea sbagliata del “too big to fail”

Fino a poco tempo fa si riteneva che l’azienda fosse una di quelle “too big to fail, ossia talmente importante per il sistema che anche di fronte a una crisi colossale, il governo cinese sarebbe intervenuto per il salvataggio.
In realtà questa speranza pare malriposta, anche perché un fallimento di Evergrande difficilmente potrebbe essere così grave da innescare una tempesta finanziaria sistemica come Lehman Brothers, sebbene molti dei più grandi fondi di investimento al mondo abbiano forti esposizioni nella società.

Investitori cinese terrorizzati dal possibile fallimento di Evergrandeultima modifica: 2021-09-17T09:00:33+02:00da nonsparei

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