Crisi Evergrande, Pechino avverte di prepararsi alla tempesta

La crisi Evergrande continua a essere sotto i riflettori dei mercati finanziari. Malgrado le rassicurazioni sul limitato rischio contagio per banche e mercati internazionali, il timore delle conseguenze del crack si sentono. Anche perché Pechino tentenna fra l’alternativa di lasciar affogare il gigante immobiliare e quella di intervenire per evitare guai peggiori all’intera economia.

Le novità sulla crisi Evergrande

cina-evergrande-default-1200x675[1]Le piazze asiatiche si sono mosse in ordine sparso, sostenute comunque da un clima diffuso di fiducia nella ripresa (il PMI servizi in Giappone è salito da 42,9 a 47,4 punti).
Intanto però la crisi Evergrande è lì, e fa scivolare il colosso immobiliare di un altro 11% alla Borsa di Hong Kong (a 2,36 dollari di Hk), mandando in titl il suo awesome oscillator indicator.

Le novità infatti non sono incoraggianti, visto che gli interessi da 83,5 milioni di dollari su bond offshore in scadenza ieri, non sono stati pagati. Peggio ancora, China Evergrande Group resta muta sulla questione, il che non fa presagire nulla di buono e questo silenzio suona come un allarme.

Trenta giorni per evitare il peggio

Tecnicamente il default viene dichiarato trascorsi 30 giorni dal mancato pagamento, ma la speranza è già stata spazzata via dalle comunicazioni di Pechino, che ha chiesto ai funzionari pubblici di prepararsi “alla possibile tempesta”. Il governo infatti non intende andare in soccorso del gigante immobiliare indebitato per 300 miliardi di dollari, anche se rimane in piedi l’ipotesi di un intervento in extremis per evitare una propagazione del contagio.

Pechino si muove solo per tutelare il suo grande orticello. E’ stata infatti onorata in via negoziale la cedola da 35,9 milioni di dollari sul bond domestico in yuan. E in più la PBoC è intervenuta per stabilizzare il sistema iniettando altri 70 miliardi di dollari.

Rischio contagio ridotto

In Europa intanto si tende a tranquillizzare gli investitori, perché le banche europee hanno una esposizione tutto sommato limitata in Evergarde. Comunicazioni in merito sono giunte dal gigante del DAX Deutsche Bank, da Credit Suisse e da UBS.

Crisi Evergrande, Pechino avverte di prepararsi alla tempestaultima modifica: 2021-09-24T10:00:18+02:00da nonsparei

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