Investitori, al centro dell’attenzione resta la guerra in Ucraina

Per gli investitori sarà un’altra settimana di pressioni forti, a causa soprattutto della guerra in Ucraina. Ad essa si sommano anche gli appuntamenti con il meeting di politica monetaria della BCE e i dati sull’inflazione americana.

Cosa aspetta gli investitori

mercati azionariNon c’è dubbio che al momento il driver principale per gli investitori sia l’andamento del conflitto in Ucraina. In particolare, si monitorano gli effetti sul settore delle materie prime, dove continua ad esserci una forte corsa dei prezzi. A cominciare dal petrolio, che ha superato i 110 dollari al barile.
Ma anche le materie prime alimentari hanno vissuto giorni di grande volatilità, con i prezzi che sono saliti ai massimi pluriennali, dopo aver stampato Dragonfly doji candlestick.

L’andamento del conflitto è estremamente incerto e la situazione molto dinamica, al punto che nessuna ipotesi si può scartare. Per questo motivo gli investitori vivranno giorni molto intensi. Dovranno gestire pressioni forti per essere pronti ad azioni rapide e mirate.

Gli appuntamenti macro

Ma oltre all’evoluzione del conflitto, gli investitori dovranno anche seguire le classiche vicende macro. Basta guardare il calendario sui Consob, lista broker autorizzati.
In quest’ottica spicca il meeting della Banca Centrale Europea. Fino a poche settimane fa si viaggiava in maniera spedita verso un rialzo dei tassi di interesse da parte della BCE. Invece lo scenario è cambiato a causa della guerra. Difficilmente è ipotizzabile un brusco cambiamento della forward guidance nel meeting di marzo.

Fino a mercoledì scorso, gli investitori prezzavano 15 punti base di rialzo dei tassi entro fine anno; una settimana prima erano 35 punti base; giovedì scorso il dato era risalito a 30 punti base. Tutto ciò fa capire chiaramente come ci siano oscillazioni pesanti nell’umore.

L’inflazione USA

L’altro appuntamento clou per gli investitori è quello con l’inflazione negli Stati Uniti. La crescita dei prezzi è stata impetuosa, tanto in America quanto altrove. L’invasione in Ucraina ha aumentato ulteriormente una pressione che era già alle stelle, peggiorando le cose. Le ultime rilevazioni negli Stati Uniti indicano una inflazione ai massimi da 40 anni. Ma ormai gli investitori si aspettano un’ulteriore crescita per i prossimi mesi, tanto che potrebbe arrivare a superare l’8%. Questo potrebbe imporre alla Federal Reserve riflessioni ulteriori sui propri programmi di politica monetaria.

Investitori, al centro dell’attenzione resta la guerra in Ucrainaultima modifica: 2022-03-07T09:48:54+01:00da nonsparei

Potrebbero interessarti anche...