Gli effetti della guerra in Ucraina si avvertiranno sul
Prodotto Interno Lordo dell'economia globale, che
scenderà rispetto alle previsioni formulate in precedenza. Lo afferma l'ultimo report di Moody’s Investors Service.
Lo scenario sul Prodotto Interno Lordo
Secondo l'agenzia di rating,
l’invasione della Russia in Ucraina sta
provocando uno shock dei prezzi delle materie prime e dell’offerta, che porterà ad un
aumento dei tassi di interesse globali. Questo finirà per
arginare la spinta della crescita, aumentando i rischi per le banche e le altre istituzioni del settore finanziario.
Le nuove stime di Moody's prevedono che
il Prodotto Interno Lordo dei paesi del G-20 crescerà nel 2022 soltanto del 3,6%. Lo scorso mese di febbraio le previsioni invece davano una crescita del Prodotto Interno Lordo al 4,3%.
Le previsioni del 2023
Lo scenario
dovrebbe peggiorare ulteriormente il prossimo anno, quando la crescita del Prodotto Interno Lordo dovrebbe calare ulteriormente,
per attestarsi al 3%.
Moody's infatti ipotizza uno scenario caratterizzato da un brusco arresto delle
esportazioni di petrolio e gas dalla Russia, ma anche delle politiche monetarie più aggressive da parte degli istituti centrali. Inoltre è
quasi inevitabile che ci sarà una nuova recessione economica.
Situazione complicata per le banche
Nello scenario ipotizzato da Moody's, il conflitto in corso in Ucraina avrà delle
ripercussioni pesanti soprattutto sulle banche dei Paesi baltici e del Commonwealth. Questi istituti infatti hanno riserve limitate per assorbire l'impatto, qualora dovesse prolungarsi nel tempo.
Problemi potrebbero esserci anche per le banche europee, africane e turche, così come i noleggiatori di aerei, le assicurazioni del ramo danni, chi concede
mutui ipotecari residenziali non bancari statunitensi e le società di sviluppo del business sono a più alto rischio negli scenari al ribasso.
Le banche che invece dovrebbero essere meno esposte alle conseguenze del conflitto sono quelle nordamericane e asiatiche.