Nell'ultimo periodo la
Federal Reserve ha aumentato il suo grado di aggressività monetaria, per
combattere l'alta inflazione. La Banca Centrale Americana si prepara infatti ad un 2022 molto intenso sotto il profilo delle strette monetarie. Tuttavia
potrebbe non essere sufficiente per evitare una recessione economica.
Le mosse FED per combattere l'inflazione
La Banca Centrale a stelle e strisce ha
programmato 7 rialzi del costo del denaro nel corso di quest'anno. Inoltre ne sono previsti
altri 4 per il prossimo. I tassi di interesse potrebbero giungere fino al 2,5% di quest'anno e poi il 3,25% corso dell'anno prossimo. Questo ha spinto di recente il dollaro, che si può analizzare tramite le
Onde di Wolfe Wave trading pattern.
Eppure questo sforzo rischia di
non riuscire a riportare l'inflazione sotto controllo, ossia verso il target del 2%.
La colpa è essenzialmente della frenata economica che deriva inevitabilmente da una stretta monetaria. Una frenata che nel corso del prossimo anno potrebbe trasformarsi in recessione.
Spese, consumi e investimenti
La
spesa pubblica americana è in riduzione già da un anno, e questo contribuisce al rallentamento della crescita. A causa della forte corsa dell'inflazione, la congiuntura è diventata negativa. Infatti
i prezzi elevati incidono sul livello dei consumi, che sono da sempre la locomotiva dell'economia americana.
Alzare i tassi di interesse per combattere l'inflazione significa poi
rendere gli investimenti delle imprese più costosi e di conseguenza frenarli.
Va aggiunto che sul fronte del lavoro, nonostante i fortissimi progressi degli ultimi mesi, non siamo ancora giunti al pieno recupero rispetto all'epoca pre-pandemia.
Annotazione: si può studiare il mercato anche tramite le nuvole Ichimoku strategia.
La guerra in Ucraina
Se questo scenario dominato da inflazione e ripresa rallentata era già complesso,
lo scoppio della guerra in Ucraina ha creato un ulteriore forte fattore di turbamento.
Se l'esposizione diretta dell'economia a stelle e strisce per rispetto al conflitto è abbastanza modesta, tuttavia la guerra
ha incrementato il pericolo che l'inflazione continui a salire e questo riguarda anche gli Stati Uniti.