myeconomy

Imprese del turismo, dopo 2 anni shock in Italia si rivede la luce


Il periodo pandemico è stato terribile per le imprese del turismo, che hanno vissuto un biennio catastrofico. I lockdown diffusi in tutto il mondo hanno paralizzato il settore per diversi mesi, ma anche quando sono state allentate le misure restrittive, la mobilità è stata ridotta a causa dei timori di contagio. Il 2022 però sembra essere l'anno della definitiva risalita.

L'ottimismo di Federalberghi per le imprese del turismo

Lo sottolinea Federalberghi, l'associazione che riunisce le imprese alberghiere italiane. Malgrado diversi fattori di allarme che comunque minacciano la stagione estiva, la prospettiva è in generale ottimistica. Quella sensazione di paura che ha accompagnato il turismo negli ultimi due anni, finalmente sembra essere andata via. Tolto questo tappo, finalmente è riesplosa la voglia di Italia da parte dei turisti stranieri e di quelli italiani. Le imprese che operano nel settore, nel periodo aprile-giugno hanno segnato un tasso di riempimento delle strutture ricettive molto elevato. È incoraggiante soprattutto il confronto con la Spagna, che è il nostro più naturale concorrente. Il tasso di riempimento da noi è superiore di circa 10 punti.

Occhio all'estate

Le imprese del turismo guardano con grande fiducia soprattutto al periodo estivo. Secondo Spiagge.it, il portale per la prenotazione di ombrelloni e la gestione degli stabilimenti, è già boom di prenotazioni per lettini e ombrelloni: +470%. La Puglia è la regione regina, segue la Campania. Tra le regioni più popolari anche Marche, Emilia-Romagna, Liguria e Friuli-Venezia Giulia. Complessivamente nei primi quattro mesi del 2022 c'è stata una crescita del 470% in termini di prenotazioni, segno di una grande attenzione per la stagione estiva.

Tornano gli americani

Federalberghi sottolinea alcuni aspetti incoraggianti. Anzitutto il ritorno in Italia del turismo straniero, soprattutto quello americano verso le città d'arte. Rispetto a 2 anni fa il numero di cittadini statunitensi che giungerà nel nostro paese è praticamente uguale. Ma ancora più importante è la crescita turisti italiani che decidono di rimanere nel nostro paese.

Le criticità

Il panorama però non è soltanto rose e fiori. Le imprese del turismo italiano devono fare i conti come alcuni fattori critici. Ad esempio i costi maggiori connessi al rincaro dei prezzi dell'energia, la pressione fiscale e burocratica, la carenza di personale e il fenomeno dell'abusivismo. Ma un'altro grosso macigno sono le conseguenze della guerra in Ucraina, che priverà di una bella fetta di alcuni mercati tradizionalmente importanti, a cominciare dalla Russia. Ma sono coinvolti anche tutti quelli del Far East, cioè Cina, Taiwan, Corea, Giappone che sono totalmente assenti causa Covid.