La corsa del prezzo del gas, che segna nuovi record, acuisce i
timori di recessione e innesca le vendite degli investitori sui listini europei.
Tutte le
borse del vecchio continente hanno viaggiato all'insegna delle vendite.
A contribuire a questo clima cupo è anche la
possibilità che la FED possa continuare ad essere aggressiva sul fronte dei tassi. In tal senso gli investitori attendono il simposio dei banchieri centrali a Jackson Hole negli Usa, in calendario da giovedì.
Il bilancio degli investitori
Alla fine della giornata,
gli investitori hanno venduto in tutta Europa.
A Milano l'
indice FTSE Mib ha chiuso con una flessione dell'1,64% a 22.165 punti. Crolla anche il FTSE Italia All-Share (-1,90%).
Nel resto d'Europa solo segni rossi. Il DAX scende del 2,32%, il Cac 40 di Parigi ha ceduto l'1,8%, mentre il Ftse 100 londinese è riuscito a contenere i ribassi allo 0,22%. Malissimo anche la Borsa di New York.
I dati di Milano
A fine giornata, sulla piazza di Milano gli investitori hanno scambiato un
controvalore pari a 1,45 miliardi di euro, +25,43%, rispetto a venerdì.
Il volume di titoli scambiato è passato da 0,34 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,46 miliardi.
Suggerimento: quando si fanno investimenti in Borsa, è bene conoscere certe figure come l'upside downside tasuki gap.
I singoli titoli
In una giornata complessivamente nera, ci sono
alcuni titoli che si sono mossi in controtendenza. Tra questi Recordati (+1,66%), ENI (+1,61%), Snam (+1,34%) e Terna (+1,11%). Va evidenziato che Eni ha beneficiato dell'annuncio della scoperta di un giacimento di gas al largo di Cipro.
Gli investitori hanno
venduto soprattutto Saipem, -6,04%, ma anche Stellantis (-4,1%), Tim (-4,3%) e UniCredit (-3,3%).
Gli altri mercati
In una
giornata assai nervosa per gli investitori, spicca
il nuovo calo dell'euro rispetto al dollaro, dopo un
gapping play High low. Il rapporto di cambio è scivolato nuovamente sotto la parità, come era accaduto qualche settimana fa. In ribasso, infine, il petrolio con il Wti di ottobre a 87,1 dollari (-3,7%) e il Brent stesso mese 93,3 dollari (-3,6%).