Con una cadenza assai frequente,
il limite all'utilizzo del denaro contante torna al centro della discussione. Anche il nuovo Governo dovrà occuparsene, e ci sono diversi scenari alternativi che potrebbero concretizzarsi.
Quanto potremo usare il denaro contante?
Il centrosinistra ha sempre visto il limite all’utilizzo del cash
un baluardo della lotta all’evasione fiscale. Ma adesso che il timone è passato
alla destra, è lecito aspettarsi qualche cambiamento. Infatti il limite al denaro contante è un
tema da sempre mal digerito da questa area politica.
Non per niente è stato
parte del programma elettorale presentato dalla coalizione vittoriosa, formata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Era chiaramente indicato il proposito di "
un’innalzamento del limite all’uso del denaro contante, allineandolo alla media dell’Unione Europea".
Le regole cambieranno quindi in senso meno restrittivo?
La situazione attuale
Le regole attualmente in vigore prevedono che si possano pagare o effettuare transazioni in contanti
fino a 2mila euro. Cosa curiosa, un emendamento di Fratelli d’Italia al
decreto Milleproroghe consentì di mantenere questo tetto ai contanti, anziché farlo scendere a mille da inizio 2022.
Ma
dal 1° gennaio 2023 il limite scenderà automaticamente a mille euro, sempre però che il nuovo Governo non cambi le regole.
Il futuro
Possiamo dare poche chance all'ipotesi che
il nuovo Esecutivo si adoperi in fretta per riportare il limite sotto tale soglia, perché da sempre contrario ad imporre dei limiti all’utilizzo dei contanti. Si può immaginare che
almeno inizialmente questo tema non sarà affrontato con urgenza, visto che ci sono questioni più importanti sul tavolo.
In futuro però il nuovo governo potrebbe dar seguito alla propria idea, che è quella di
innalzare il limite alla “media europea”, che è pari a 4.750 euro.
L'idea che stuzzica di più però è quella di
eliminarlo del tutto, caldeggiata apertamente da qualche esponente della coalizione.