Investitori prudenti, le Borse Europee restano bloccate

L’approssimarsi dei meeting di Federal Reserve, BCE e Bank of England, induce gli investitori dei mercati azionari ad essere prudenti. Le principali borse europee viaggiano così con variazioni moderate, per lo più in discesa.

Il bilancio degli investitori

Alla fine della giornata, gli investitori di Piazza Affari possono essere contenti del passo avanti del listino principale. L’indice Ftse Mib infatti ha chiuso in lieve rialzo a 0,11% a 24.303 punti, anche se nel corso della seduta si era spinto anche più in là.
Anche il FTSE Italia All-Share avanza in maniera frazionale, arrivando a 26.320 punti.

Bilancio leggermente negativo per le altre piazze del Vecchio Continente. Il DAX 40 di Francoforte lascia sul terreno lo 0,45%, il CAC di Parigi lo 0,41%, così come Londra. Amsterdam -0,48%.

I numeri di Milano

A Piazza Affari gli investitori hanno scambiato un controvalore di titoli pari a 1,76 miliardi di euro (+37,52% rispetto a venerdì). I volumi di titoli che sono stati scambiati sono passati da 0,3 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,51 miliardi.

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I singoli titoli

Gli acquisti premiano Telecom Italia, che chiude a +3,00%. Gli investitori hanno comprato sull’ipotesi di un ritorno in campo di Kkr per un’opa soltanto sulla rete. I rumors aveva permesso già venerdì al titolo di rivedere la soglia di 0,20 euro. In attesa di indicazioni dal governo in settimana è in programma giovedì il cda della gruppo di tlc.

Giornata molto positiva anche per i farmaceutici: DiaSorin +2,60%, Recordati +2,57%.
Bene anche Moncler, che sale dell’1,44%.
Le vendite da parte degli investitori si sono invece concentrate su Pirelli, che termina la seduta a -2,10%.

Gli altri mercati

Sul mercato valutario si è mosso poco il cambio Euro-Dollaro, che rimane attorno quota 1,05, e rimane dentro il Keltner channel canale volatilità. Il mercato aspetta di conoscere le intenzioni della FED riguardo al prossimo futuro.
In calo il prezzo dell’oro (-0,78%) mentre balza avanti il petrolio. Il greggio però è reduce da una settimana da dimenticare, la peggiore da un anno a questa parte, nel corso della quale ha perso circa l’11% a causa del timori sulla domanda globale.