BCE e FED sembrano essersi scambiati i ruoli.
Prima era la banca centrale americana a fare il "falco", mentre quella europea era la "colomba".
Adesso accade il contrario, con
la Eurotower che mostra un volto più aggressivo.
Almeno, stando a quello che dicono i suoi membri.
Le frasi dei membri della banca centrale
In occasione dell'addio dell'ex governatore Stefan Ingves alla Riksbank, a Stoccolma, ha rilasciato alcune dichiarazioni anche
Isabel Schnabel, componente del comitato esecutivo BCE. Ed ha gelato gli entusiasmi di chi sperava nel raggiungimento del 'picco' da parte di Francoforte sul rialzo dei tassi.
La Schnabel ha spiegato che
il costo del denaro nell'area euro dovrà ancora salire "significativamente", perché non c'è modo che l'inflazione "
scenda da sola". Inoltre ha anche detto che questa visione così aggressiva è molto più popolare di quanto si creda.
Un avvertimento bello e buono.
Tutto questo si aggiunge poi ad altre
dichiarazioni, come quelle del governatore olandese Klaas Knot, secondo il quale i quattro rialzi dei tassi da 2,5 punti percentuali fatti nella seconda metà del 2022, non sono che la metà dell'opera che sta conducendo la BCE.
La previsione di Goldman Sachs
A gettare ulteriore benzina sul fuoco è poi
un report di Goldman Sachs, che ha cancellato la prospettiva di recessione per l'economia europea, che adesso vede invece in espansione nel corso del 2023. Ciò vuol dire che
la banca centrale europea ha ancora un bel po' di margine per andare ad azzannare l'inflazione con le strette monetarie.
Annotazione: le dichiarazioni di esponenti della vita istituzionale sono utili nel trading, anche a chi adotta una strategia heikin ashi scalping intraday.
I mercati la prendono male
Si comprende allora perché
le Borse europee hanno girato ieri in negativo (Milano -0,08%, Parigi -0,55%, e le
notizie DAX da Francoforte evidenziano un -0,12%).
E si comprende ancora di più perché, secondo molti analisti,
il prossimo meeting di politica monetaria della banca centrale europea,
sarà tutt'altro che sereno. Infatti i governatori 'colombe' non sono disposti a cedere.