L'andamento delle
criptovalute, si sa, è
caratterizzato da forti picchi di volatilità. Per questo tipo di asset perdere diversi punti percentuali in breve tempo non è una grande sorpresa. Tuttavia quando succede non è mai una casualità. Sotto questo aspetto ha destato
molto interesse il recente tonfo di Dogecoin.
Cosa è successo alle criptovalute
Il prezzo di Dogecoin è
sceso di oltre 10 punti percentuale nell'ultima settimana, affacciandosi anche sotto la soglia di 0,07 dollari (se utilizzate gli
spread Plus500).
C'è chi ritiene che dietro questo tonfo ci siano delle
dichiarazioni rese di recente dal patron di Tesla, Elon Musk.
Il magnate australiano è sempre stato uno dei maggiori sostenitori delle criptovalute, ed in special modo di Dogecoin. Spesso proprio le sue dichiarazioni - soprattutto a mezzo Twitter - avevano innescato dei balzi in avanti del prezzo di questa criptovaluta. Egli stesso l'ha definita
la sua "memecoin preferita".
Il precedente recente
Vale la pena ricordare un episodio accaduto appena poche settimane fa.
In occasione del Super Bowl, Elon Musk pubblicò un cinguettio nel quale
era stato immortalato insieme a Rupert Murdoch. Una domanda che accompagnava la foto recitava “
di cosa sta parlando Musk con Murdoch?”. Il suo commento di
risposta fu breve ma incisivo “Dogecoin”.
Basta quello per far schizzare il prezzo di Dogecoin di oltre il 10% in pochi giorni, con i
pattern candlestick più affidabili che all'epoca suggerivano ulteriori rialzi.
Stavolta però le cose sono andate diversamente...
Il nuovo commento di Musk
Ad innescare il ribasso delle quotazioni sarebbe stato un
complimento che Elon Musk ha fatto al settore dell'intelligenza artificiale. Questa sua esternazione ha innescato la convinzione che starebbe
dirottando la propria attenzione dal settore delle criptovalute verso quello della AI.
Essendo Dogecoin la sua cripto preferita, è quella che ne ha pagato le spese, scivolando in prossimità del minimo di due mesi.