Il 2022 è stato un anno da record per le
imprese che hanno la
forma giuridica di società benefit, il cui numero è aumentato del 54% arrivando a superare le 2.600 unità.
La forma di queste imprese
Le società benefit
sono un particolare tipo di imprese la cui nascita risale al 2016 quando vennero introdotte nell’ordinamento italiano dalla
legge 208.
Si tratta di società che
accanto al tradizionale scopo di produrre utili, perseguono anche una o più finalità di beneficio comune. La loro attività viene condotta in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse.
Ebbene, in base ai dati della
Camera di Commercio, emerge che nel corso del
2022 c'è stato un vero e proprio boom di questo tipo di società, che
sono aumentate del 54%.
Lo status giuridico
Per riuscire ad acquisire la qualifica giuridica di società Benefit, le imprese
devono avere delle specifiche indicazioni nel loro statuto. Quello originario nel caso di nuove società, quello adeguatamente modificato nel caso di società già esistenti che vogliono trasformarsi.
Inoltre
l'amministrazione di questo tipo di imprese
deve essere condotta in modo tale da bilanciare l'interesse dei soci e quello del perseguimento delle finalità di beneficio comune. I soggetti responsabili per il perseguimento di tali finalità devono essere ben identificati.
Il beneficio comune
Alla base del concetto di società benefit c'è il
beneficio comune relativo alle loro finalità.
E' obbligatorio indicare quale tipo si intende di scopo benefico comune perseguire.
Può trattarsi di fornire beni o servizi ai cittadini o alle comunità svantaggiate, come ad esempio aumentare i flussi di capitale verso soggetti che creano un beneficio comune, realizzando cioè quelli che si chiamano
investimenti di impatto. Ad esempio promuovendo l'arte la scienza e la conoscenza.