Vendite copiose sui mercati azionari dopo la mossa del governo italiano
Il tipico torpore estivo dei mercati azionari viene ribaltato dal governo italiano, che innesca un’ondata di vendite da parte degli investitori di Milano, e trascina al ribasso tutte le altre piazze europee.
A complicare ulteriormente le cose ci sono anche i deboli dati cinesi su export e import.
Dove nasce la pioggia di vendite
A causare la burrasca è la decisione dell’esecutivo tricolore di tassare gli extra-profitti delle banche, che potrebbe intaccare la solidità patrimoniale di alcune banche. Da qui le copiose vendite sui titoli del settore, che in un solo giorno ha bruciato oltre 9,5 miliardi di capitalizzazione.
A Piazza Affari BPER arretra del 10,94%, Banca MPS del 10,83%, in caduta libera anche Fineco -9,91%, Banco BPM -9,09% e Intesa -8,67%. Meno drammatico il passivo di Mediolanum -5,96% e Unicredit -5,94%.
Annotazione: sui titoli del FTSE Mib è possibile sfruttare la tecnica di Gann trading, che può essere molto efficace.
Il bilancio della giornata
Trascinata al ribasso dalle vendite sui bancari, la Borsa di Milano ha chiuso con l’indice FTSE Mib in ribasso del 2,12% a quota 27.942 punti. L’indice prosegue così una serie negativa iniziata martedì della scorsa settimana.
Sulla stessa linea, si abbattono le vendite sul FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 29.937 punti, in forte calo del 2,01%.
Il timore che la decisione dell’Italia (precedentemente già adottata dalla Spagna) possa essere seguita anche da parte di altri governi europei, ha finito per contagiare gli altri listini del vecchio continente, che chiudono tutti in rosso. Il DAX di Francoforte scende di 1,10%, Londra segna -0,36%, Parigi -0,69%, Amsterdam -0,66%, Madrid -0,64%.
Gli altri mercati
L’avversione al rischio risveglia il dollaro, che si apprezza contro un paniere di valute, mentre le vendite colpiscono l’euro che perde circa lo 0,5% contro il biglietto verde e tratta intorno a 1,095 (se usate i Plus500 costi). Ha accusato il colpo il petrolio, che va in ribasso.
Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a +168 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,13%.