La prima seduta della nuova ottava
si è chiusa decisamente bene per gli stock market del vecchio continente, malgrado i pochi spunti macro.
A orientare le mosse degli investitori sono soprattutto le
novità emerse dal recente simposio di Jackosn Hole e
quelle arrivate dalla Cina, dove il ministero delle Finanze ha annunciato un taglio della tassa dello 0,1% sugli scambi azionari "
per rinvigorire il mercato dei capitali e aumentare la fiducia degli investitori".
I numeri finali dello stock market
A fine giornata Piazza Affari segna un
rialzo dell'1,19% sul FTSE Mib, che sale a 28.544 punti. Sulla stessa linea il FTSE Italia All-Share, che chiude in aumento dell'1,21%. Salgono anche il FTSE Italia Mid Cap (+1,4%) e il FTSE Italia Star (+1,46%).
Riguardo al resto d'Europa, brilla Parigi, +1,32% mentre il DAX di Francoforte chiude con +1,03%. Scivola invece Madrid, -0,43%. Chiuso lo stock market di Londra per festività.
NB. Prima di fare l'analisi tecnica degli stock market, imparate bene i concetti relativi alle candele giapponesi figure.
I titoli: chi sale e chi scende
La performance migliore sul listino principale dello stock market milanese è di
Prysmian, +3,38%, ma tutti i titoli industriali si sono mossi all'insù (Interpump +2,57%, Cnh +2,59%, Iveco +2,25%).
Molto bene Telecom Italia, +3,35% sulle novità attese riguardo all'acquisto da parte del fondo americano Kkr fino al 20% della Necto.
Bene le banche, soprattutto Bper +2,25% e Unicredit +1,93%.
L'unica big in calo è Erg, -0,4%, vittima delle prese di beneficio dopo i recenti guadagni.
Gli altri mercati
Sul fronte valutario non ci sono grandi movimenti.
Il cambio EUR/USD rimane poco oltre la soglia di 1,08, mentre l'indice del biglietto verde ondeggia attorno il livello di 104. E' stata una giornata fiacca per chi adotta
tecniche di scalping 5 minuti.
È in progresso il petrolio, incoraggiato dalle mosse cinesi. Il Brent si muove intorno a 84,3 dollari al barile (+0,4%) e il Wti segna +0,73%, 80,41 dollari.
La chiusura è poco mossa per i titoli di Stato sul mercato secondario. Lo spread tra decennale italiano e tedesco si abbassa leggermente a 168 punti base (-0,94%), con tassi rispettivamente al 4,22% e 2,53%.