myeconomy

Economia italiana, Bruxelles rivede al ribasso le prospettive sul PIL


La crescita dell'economia italiana non procederà come si sperava fino a qualche tempo fa. La Commissione Europea ha infatti rivisto al ribasso le prospettive riguardanti il PIL italiano per il 2023, adesso allo 0,9 rispetto al 1,2% delle stime precedenti.

Il pessimismo sull'economia italiana

Oltre a rivedere le prospettive di crescita per l'anno in corso, Bruxelles ha anche rivisto quelle del prossimo anno. Nel 2024 gli esperti europei vedono la crescita economica italiana ferma allo 0,8%, mentre in precedenza la stima era al 1,1%. Va detto che quello italiano non è un caso isolato, visto che le prospettive sono state riviste anche per il resto dell'Unione Europea - allo 0,8% nel 2023, contro l’1% previsto in primavera - e della intera Eurozona (allo 0,8% nel 2023 e all’1,3% nel 2024) soprattutto alla luce della brusca frenata di Germania e Olanda. L'isola felice dovrebbe essere la Spagna, che si prevede si muoverà in controtendenza con una crescita che nel 2023 sarà del 2,2%. Le previsioni sono state viste al rialzo anche per la Francia (un aumento dell’1% contro lo 0,7%).

I problemi che l'Italia deve affrontare

Dopo una ripresa registrata nel primo trimestre di quest'anno, il PIL italiano ha subito una brusca contrazione nel secondo trimestre (-0,4%). Un fattore frenante è individuato da Bruxelles nel rallentamento degli investimenti nel settore edile, soprattutto dopo lo stop al Superbonus che aveva dato una forte spinta all'attività edilizia nell'ultimo biennio. La crescita economica italiana dovrà fare i conti ancora con un'inflazione elevata, sebbene in calo, e con gli stipendi che rimangono ancora fermi e non tengono il passo della crescita dei prezzi. L'inflazione quest'anno sarà del 5,9%, più alta della media dell'area Euro ( è prevista al 5,6% nel 2023). Nel 2024 sarà del 2,9% (in Europa è prevista al 2,8%). Gli esperti di Bruxelles bacchettano con l'Italia soprattutto sulla questione stipendi, perché la loro crescita molto graduale favorirà un incremento blando dei consumi privati sia per l'anno in corso che per quello successivo.