Il meeting di politica monetaria della
banca centrale della Svizzera si è concluso con una
decisione inattesa dai mercati. L'istituto elvetico infatti ha
confermato il tasso di interesse a 1,75%, perché gli ultimi trimestri sta contrastando efficacemente le pressioni inflazionistiche e quindi non è necessario agire ulteriormente sui tassi.
La BNS conferma il tasso di interesse
Gli esperti si aspettavano un ulteriore aumento di 25 punti base del tasso di interesse e non una pausa del ciclo di inasprimento, che è cominciato a giugno dello scorso anno.
Va precisato che i membri del comitato di politica monetaria
non hanno escluso che ci possa essere un ulteriore ritocco all'insù del tasso di interesse, se questo dovesse essere necessario per garantire la stabilità dei prezzi.
Previsioni della BNS
Secondo la Banca Centrale Svizzera,
l'inflazione dovrebbe attestarsi attorno al 2,2% sia per il 2023 che per il 2024, come stimato in precedenza. Per quanto riguarda la crescita del PIL dell’economia svizzera, è prevista intorno all’1% quest’anno, poco cambiata rispetto alle previsioni precedenti.
Va ricordato che
il tasso di inflazione annuale nel mese di agosto è rimasto invariato a 1,6%, il livello più basso da gennaio 2022, mentre la crescita dell'economia ha evidenziato una fase di stallo.
Annotazione: anche il franco svizzero si può negoziare sui broker opzioni binarie Italia.
La reazione del mercato
Dopo la decisione della Banca Centrale di lasciare invariato il tasso di interesse,
il franco svizzero è scivolato sui minimi di due mesi rispetto al Dollaro, con il cambio USDCHF che è salito oltre 0,9, dopo aver disegnato una
shooting star trading.
Ricordiamo che mercoledì sera la Federal Reserve, pur lasciando invariato il costo del denaro, ha preannunciato un'altra stretta entro fine anno dando così slancio al biglietto verde americano.
Intanto
il rendimento dei titoli di stato svizzeri a 10 anni è crollato verso la soglia dell’1%, ritirandosi bruscamente dal massimo bimestrale dell’1,13% toccato il 18 settembre.