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Vendite sulle Borse Europee. Crollo di Iveco (-14%)


Sui principali mercati del Vecchio Continente è stata una giornata all'insegna delle vendite, innescata dalle trimestrali di lusso e tech. Peraltro il calo dell'indice Pmi manifatturiero nell'Eurozona non ha migliorato l'umore. Inoltre l’attività manifatturiera negli Usa segnala che il settore è ora in contrazione.

Giornata di vendite

Sessione debole per Milano. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in calo dello 0,5% a 34.471. Sulla stessa linea, si posiziona sotto la linea di parità il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 36.694 punti. Prevalgono le vendite anche nel resto d'Europa: Parigi (-1,12%) e Francoforte (-0,92%) zavorrata da Deutsche Bank (-6,89%) che ha chiuso il secondo trimestre con una perdita netta di 143 milioni. Calo moderato per Londra (-0,17%) e Madrid (-0,1%). A fine corsa la peggiore è Amsterdam (-1,34%). Anche a New York le cose non vanno bene: Wall Street chiude in fortissimo ribasso, con il Nasdaq che disegna una candela inverted hammer trading.

I numeri di Milano

A Piazza Affari risulta che il controvalore degli scambi è stato pari a 2,82 miliardi di euro, con un incremento del 23,29% rispetto a ieri. I volumi scambiati sono passati da 0,76 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,49 miliardi di azioni del 24/07/2024. Sul listino milanese la giornata premia alcune banche come BPER (+1,47%) e Banca MPS (+0,98%). Non guadagna granché Unicredit (+0,2%) malgrado la trimestrale sopra le attese. Seduta positiva anche per Italgas (+1,11%) e Amplifon (+0,91%). Le vendite bersagliano soprattutto Iveco, -14,53%, che va a picco dopo i conti deludenti. Brusco calo anche per Saipem (-4,9%) e Leonardo (-4%), così come per Moncler, -3,95% che viene penalizzata dai conti deludenti di Lvmh..

Gli altri mercati

Poco mosso il cambio Euro/Dollaro, che scambia sui valori della vigilia a 1,085 (se volete negoziare questo cambio, imparate a tracciare supporti e resistenze). L'oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,62%. Tra le materie prime, il petrolio Brent a 82 dollari al barile dopo il calo delle scorte Usa maggiore delle stime. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund con il decennale italiano al 3,79% e il benchmark tedesco al 2,44%.