Lavoro, gli ultimi dati Istat sono ottimi (ma rispetto all’Europa stiamo indietro)
Come di consueto, l’Istat ha pubblicato un rapporto sulla situazione del lavoro in Italia, relativo al secondo trimestre di quest’anno. Dai dati emerge un quadro congiunturale confortante, anche se in realtà i nostri dati se paragonati a quelli europei fanno venire i brividi.
Gli ultimi dati sul lavoro
Nel secondo trimestre di quest’anno il numero di occupati in Italia è cresciuto di 124.000 unità (c’è una crescita anche su base annua pari al 1,4%). Si tratta di un incremento dello 0,5% delle unità di lavoro. Il tasso di occupazione in Italia arriva così al 62,2%, che è il valore più alto mai registrato nelle serie storiche trimestrali.
Allo stesso tempo il tasso di disoccupazione è sceso al 6,8% (era al 6,5%, il trimestre precedente), che rappresenta il dato storico più basso dopo il terzo trimestre 2008 (quando arrivò al 6,7%). il tasso di inattività 15-64 anni risulta stabile al 33,1%.
Calano gli occupati a tempo determinato
L’aumento dello 0,5 delle unità di lavoro nel secondo trimestre è frutto della crescita dei dipendenti a tempo indeterminato, che segnano +0,9%, e di quelli indipendenti e segnano più 0,7%, mentre sono in discesa i lavoratori a termine (-1,9%), il che è un aspetto positivo visto che non corrisponde una crescita del tasso di disoccupazione.
E’ diminuito anche il tasso dei posti vacanti, precisamente di 0,1 punti nel confronto congiunturale e 0,3 punti in quello tendenziale.
Il confronto con l’Europa
Questi dati sono senza dubbio positivi e confortanti, perché in sintesi evidenziano una crescita dell’occupazione e un calo della disoccupazione. Il 62,2% di forza lavoro occupata per noi rappresenta un record, ma in confronto ad altri paesi europei è una misura quasi ridicola.
La Germania ha un tasso di occupazione pari all’81%, meglio di noi stanno anche Francia e Spagna (rispettivamente al 74,4%, e 70,5%) , ma anche il Portogallo sta messo molto meglio di noi (78,2%). Complessivamente l’Unione Europea nel 2023 ha superato quota 75% in termini di occupati.