Mercato dell’auto europeo continua ad essere in sofferenza
Continuano ad arrivare brutte notizie per il mercato dell’auto europeo. La transizione verso i veicoli elettrici non ingrana e i grandi player del settore sono costretti a fare i conti con una crisi che sta preoccupando seriamente anche i governi.
Le cattive notizie per il mercato dell’auto
Gli ultimi episodi in ordine di tempo che evidenziano la situazione difficile del settore sono il taglio delle stime per il 2024 della tedesca Volkswagen, principale gruppo del mercato dell’auto europeo, che ha anche annunciato la chiusura di tre stabilimenti in Germania e uno in Belgio. Ma qualcosa del genere è nei pensieri anche di Mercedes e Porsche, altri due colossi del settore.
Domanda in calo, concorrenza forte
I produttori europei sono decisamente in ritardo sugli obiettivi climatici, perché la domanda di veicoli elettrici è in calo mentre i prezzi dell’energia più alti rispetto a un paio di anni fa hanno aumentato i costi. Per questo chiedono di riproporre forti incentivi, anche per contrastare l’invasione cinese che è sempre più forte.
La Commissione Europea ha provato a difendere il settore adottando un pacchetto di dazi verso i marchi che esportano veicoli elettrici dalla Cina (Byd,Geely,Saic, Tesla) con il rischio di innescare una contro-reazione cinese che potrebbe provocare ancora più danni al mercato dell’auto europeo. Per adesso, la Cina ha intentato una causa nell’ambito del meccanismo di risoluzione delle controversie dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC).
Lo stop alle auto a motore termico
La situazione è molto seria, tanto che in vista del vertice di Budapest che ci sarà settimana prossima, Ursula von der Leyen ha avuto una serie di colloqui con i massimi dirigenti di BMW, Mercedes Benz e anche con Stellantis. Ma nonostante i segnali di sofferenza dell’intero mercato dell’auto, la Commissione Europea sembra voler andare dritta per la sua strada imponendo lo stop per le auto a motore termico a partire dal 2035.
Rischio multe
I produttori di auto europei temono però una data ben più vicina, ossia il 2025, quando è previsto entreranno in vigore gli obiettivi UE più severi in materia di CO2. Il punto è che per raggiungere questo traguardo, bisognerebbe vendere molte più auto elettriche, che invece stanno calando. Il rischio è che molti produttori europei non saranno in linea con gli obbiettivi rischiando così multe miliardarie (che a loro volta avrebbero ricadute occupazionali oltre che sull’economia in generale).
Per questo chiederanno di anticipare ai primi mesi del 2025 la revisione del rapporto di regolamento sulle emissioni della CO2 dei veicoli leggeri, perché farlo nel 2026 sarebbe già tardi.