Prezzo del petrolio in aumento dopo l’ultima mossa dell’OPEC+
Sul mercato petrolifero irrompe l’OPEC+, con una nuova decisione che rimescola le carte e fa nuovamente aumentare il prezzo del petrolio. Il cartello dei produttori ha infatti deciso di rinviare gli aumenti di output che erano programmati per inizio dicembre, spostandoli in avanti di un altro mese, a inizio 2025.
La mossa OPEC e il nuovo prezzo del petrolio
Diversi membri del cartello, a partire dai leader Arabia Saudita e Russia, hanno voluto estendere di un altro mese i tagli volontari alla produzione di 2,2 milioni di barili al giorno, rinviando così la riapertura dei rubinetti di fronte al crollo dei prezzi. Degli otto Paesi che hanno concordato di estendere di un mese i loro ulteriori tagli volontari fanno parte anche Iraq, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Kazakistan, Algeria e Oman.
Va ricordato che in realtà si tratta di un ritardo di almeno tre mesi rispetto a quanto inizialmente previsto. Infatti già ad ottobre era stato deciso di rinviare l’appuntamento con l’aumento produttivo. Adesso c’è questo nuovo rinvio.
Cosa sta accadendo sul mercato
Tutto questo nasce dal periodo attuale caratterizzato dal prezzo del petrolio Brent e WTI basso, oltre che dalle prospettive sulla domanda che non sono effervescenti.
Da alcuni mesi il prezzo del petrolio è minato dalle incertezze economiche. In particolare l’andamento risente della crescita debole dell’economia in Cina, secondo consumatore mondiale e principale motore della crescita della domanda globale di petrolio.
NB. Anche l’andamento del prezzo del petrolio può essere seguito con la Ichimoku nuvole strategia.
I riflessi sul prezzo
Chiaramente questo scenario ha immediatamente avuto ripercussioni sul prezzo. Sul mercato il greggio WTI è salito a 71,50 dollari al barile, mentre il Brent si è riavvicinato alla soglia dei 75 dollari. Entrambi i benchmark si stanno avvicinando alla fascia mediana delle Bollinger bands.
Sul rialzo del prezzo del petrolio incide però anche il timore di un potenziale attacco dell’Iran contro Israele nei prossimi giorni. Il leader supremo Ayatollah Ali Khamenei ha promesso che ci sarà una “risposta schiacciante” da parte iraniana. Si teme che ciò possa avvenire subito dopo le elezioni presidenziali americane.