Produzione bio sempre più grande, crescono le superfici coltivate
Nel nostro paese la domanda di prodotti più genuini, coltivati come si faceva un tempo, continua a crescere e questo spinge l’agricoltura biologica ad avanzare nelle superfici coltivate. Secondo il dato Agrofarma Federchimica, un quinto delle terre coltivate in Italia è destinato ad una produzione bio.
Negli ultimi dati sulla produzione bio
Le superfici che sono adibite all’agricoltura biologica hanno raggiunto 2,5 milioni di ettari, superando il 20% del totale della superficie agricola nazionale. Questo dato ci contraddistingue in modo netto rispetto al resto d’Europa, dove la media supera di poco l’11%.
Anche se il numero delle imprese dedicate alla produzione biologica rimane sostanzialmente stabile, l’avanzata delle coltivazioni bio in Italia è una tendenza che dura da parecchi anni. Le destinazioni alla produzione biologica più diffuse nel nostro paese sono foraggere, prati e pascoli, e cereali.
Il dominio del Centro Sud
Le aree geografiche dell’Italia dove l’agricoltura biologica è più diffusa sono al Centro Sud. In Toscana e Calabria il 38% delle superfici coltivate è destinato alla produzione biologica, una percentuale che scende al 31% in Sicilia, che viene eseguita poi da Basilicata Marche Lazio e Puglia. Al Sud c’è anche la maggiore concentrazione di imprese agricole biologiche, con la Sicilia in vetta grazie alle 13.000 aziende di questo tipo.
Tuttavia, nonostante il Nord sia indietro nella classifica, la prima regione – il Trentino Alto Adige – comunque è una superficie di agricoltura bio che è doppia rispetto alla media Europea (21%).
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In largo utilizzo della tecnologia
Un aspetto molto interessante evidenziato dall’analisi di Agrofarma Federchimica è il sempre maggiore utilizzo dell’Innovazione e della tecnologia nell’agricoltura biologica. In tempi più recenti, anche l’intelligenza artificiale sta diventando importante per la produzione biologica. Le soluzioni di agricoltura digitale infatti portano notevoli benefici a chi le utilizza.
Si spiega così perché nel nostro paese il mercato agritech è cresciuto dai 100 milioni di valore che aveva nel 2017 ai 2,3 miliardi del 2024. Dal 2023 al 2024 inoltre la superficie agricola coltivata con soluzioni tecnologiche è aumentata quasi al 10%. Nonostante la propensione degli agricoltori italiani all’innovazione continui ad essere bassa rispetto al resto dell’Europa.