Lavoro nelle amministrazioni pubbliche, l’Italia ha meno dipendenti rispetto all’Europa
Sono di meno e sono anche più anziani dei colleghi di Europa. Ecco i due tratti distintivi di chi ha un lavoro nell’amministrazione pubblica italiana, come emerge da un report di FPA presentato di recente a Roma.
Gli individui che hanno un lavoro nelle PA
Nel nostro paese si contano 5,7 impiegati pubblici ogni 100 abitanti. Questo ci colloca indietro rispetto ad altri grandi paesi europei. In Germania ad esempio sono 6,1 ogni 100 abitanti. In Spagna sono 7,3 e nel Regno Unito arrivano a 8,1. La quota più alta si registra però in Francia, dove il numero di coloro che hanno un lavoro nella pubblica amministrazione è addirittura 8,3 per ogni 100 abitanti.
Confronto Italia-Europa
Bisogna dire peraltro che il divario tra l’Italia e il resto d’Europa è pure diminuito negli ultimi tempi, perché prima era decisamente più ampio. A partire dal 2022, grazie all’impulso del PNRR si è registrato un aumento del numero di ingressi nel settore pubblico, con 340mila nuove assunzioni negli ultimi due anni.
Tuttavia il gap di organico rispetto agli altri paesi europei rimane ampio, anche se consideriamo il rapporto tra coloro che hanno un lavoro nelle pubbliche amministrazioni rispetto al totale dei lavoratori del Paese. In Italia è al 14%, nel Regno Unito sale al 16,9%, in Spagna siamo a 17,2% e in Francia si arriva a superare il 19%.
Questi dati evidenziano un sistema invecchiato e con risorse insufficienti, considerando che la spesa per il pubblico impiego si attesta al 9% del PIL, al di sotto della media europea del 10,2%. Per recuperare questo gap, bisognerebbe spendere circa 20 miliardi di euro in più ogni anno.
L’anzianità
Un problema serio che riguarda il lavoro nelle amministrazioni pubbliche è relativo all’età dei dipendenti. Nel nuovo millennio c’è stata una crescita importante, perché se nel 2001 l’età media era 44,9 anni adesso siamo arrivati a 50,4 anni. Questo scenario crea un grosso problema, perché come evidenziato da Istat, nel giro di dieci anni oltre un terzo di questi dipendenti andrà in pensione.
Questo significa che la pubblica amministrazione italiana si trova a un bivio cruciale, con sfide demografiche, finanziarie e tecnologiche che ne delineano il futuro.