Economia cinese, segnali contrastanti dai dati macroeconomici
Una serie di report riguardanti lo stato di salute dell’economia cinese confermano la situazione incerta che vive il paese del Dragone. A tutto questo bisogna poi aggiungere un clima geopolitico nervoso e i dubbi riguardo al futuro dell’andamento commerciale con gli Stati Uniti.
Gli ultimi dati sull’economia cinese
L’ufficio nazionale di statistica di Pechino ha pubblicato alcuni report macroeconomici in questo avvio di settimana. Il quadro che emerge è di una economia cinese che ha ancora uno slancio disomogeneo della ripresa.
Le vendite al dettaglio sono infatti cresciute del 6,4% nel mese di maggio, andando oltre le aspettative del mercato che erano per il 5%. D’altra parte però la produzione industriale ha registrato la crescita più debole nell’ultimo semestre. Il dato infatti si ferma al 5,8%, mentre gli esperti si aspettavano una crescita del 5,9%.
La mossa della banca centrale
Nel frattempo la Banca Popolare Cinese ha deciso di iniettare 400 miliardi di yuan nel sistema economico (ossia 55,7 miliardi di dollari, secondo il cambio di Pocket Option Italia), così da stimolare ulteriormente l’ambiente creditizio. Settimana scorsa aveva fatto una manovra analoga, fissando un nuovo record di iniezione pari a un trilione di yuan.
Gli scenari esterni
Sull’economia cinese ci sono però due fattori che pesano notevolmente. Da un lato le crescenti tensioni geopolitiche, dopo che Iran e Israele si sono scambiati nuovi attacchi anche durante il fine settimana. Dall’altro c’è la questione commerciale ancora aperta con gli Stati Uniti. Le prime intese raggiunte tra le due superpotenze globale infatti non hanno ancora dei dettagli ben definiti, e questo induce i mercati ad avere prudenza.
La situazione di mercato
Il mix di fattori composto dai dati macro sull’economia cinesi, dagli scenari geopolitici e quelli commerciali finisce per lasciare la valuta cinese senza slancio. Il cambio USDCNH rimane infatti attorno 7,18, e resta agganciata a una fan del ventaglio di Gann.
Intanto il rendimento dei titoli di Stato di 10 anni della Cina è sceso al minimo di cinque settimane. Nel frattempo sul mercato azionario lo Shanghai Composite è salito dello 0,1% mentre lo Shenzhen Component è salito dello 0,4%, con le azioni della Cina continentale che hanno recuperato alcune perdite della sessione precedente.