Mercati finanziari, questa settimana il mirino è puntato sull’inflazione
Nei prossimi giorni i dati macroeconomici saranno al centro dell’attenzione dei mercati finanziari. Tra tutti i report in programma, quello più atteso è senza dubbio relativo all’inflazione negli Stati Uniti, che verrà reso noto martedì.
Il calendario dei mercati finanziari
La scorsa settimana i mercati finanziari sono rimasti freddati dai nuovi timori di stretta monetaria da parte delle banche centrali. In particolare la Federal Reserve non è parsa così tanto propensa ad abbandonare l’atteggiamento aggressivo di politica monetaria, anche perché i dati economici hanno mostrato un’economia statunitense è ancora robusta, quindi in grado di reggere un atteggiamento aggressivo da parte dell’Istituto centrale guidato da Jerome Powell.
Per questo motivo il dato sull’inflazione in uscita martedì potrebbe fornire ulteriori indicazioni ai mercati finanziari, che sperano di ottenere ulteriori informazioni sulle prossime mosse della banca centrale statunitense.
Chiaramente tutto questo inciderà sia sull’andamento del mercato azionario sia sull’andamento del dollaro, che negli ultimi giorni ha ripreso a correre sul mercato valutario. Il cambio EUR-USD è sceso sotto 1,07, ed il trading con i volumi nel forex è cresciuto in questo frangente.
Gli altri dati
Non c’è però soltanto l’America nelle attenzioni dei mercati finanziari. La riunione dell’Eurogruppo aprirà la settimana durante la quale sono attesi anche i dati sull’inflazione Svizzera nel Regno Unito e in Francia. Grande attenzione anche per la seconda stima preliminare PIL Eurozona (martedì), la Produzione industriale dell’Eurozona, la disoccupazione Francia, Regno Unito e la Produzione industriale del Giappone.
Nota bene: chi pensa di poter sfruttare opzioni binarie 60 secondi trucchi per guadagnare denaro, sappia che non esistono.
Mercato azionario
I mercati finanziari si apprestano inoltre a vivere una nuova settimana all’insegna di trimestrali delle società di Wall Street e di tutta Europa, con nomi quali Airbnb, Coca-Cola, Telecom Italia e Interpump che potrebbero generare molta volatilità sui rispettivi titoli.
