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Lettera di Natale Di SI-LA-DO


Natale. Un periodo importante nel quale pensare alle persone che ami, alle persone che hai amato. Non ho regali particolari da fare. Solo sensazioni, passioni e percezioni profonde da esprimere. Una lettera per gli amici che mi seguono e scrivono…il mio modo per farvi gli auguri di Buon Natale e di un strepitoso anno nuovo. Non posso nascondere quanto sia profondo il vuoto che mi prende quando tu non ci sei. Il tuo odore non lascia l’aria che respiro, il profumo dolce dei tuoi baci e quello possente dei tuoi abbracci non abbandonano la mia pelle, il mio caldo corpo. Continuo a pensarti come una parte di me dispersa in qualche posto lontano, un pezzo di cuore strappato violentemente dal petto, uno stralcio di vita rubato che ci legherà per sempre, ovunque ti troverai. Sei come un'ombra che segue e precede i miei passi nello scorrere lento del giorno e nell'agonia della notte, quando diventi una traccia impalpabile sulle lenzuola sudate dal sesso. Sotto le mie mani tese a cercare nel buio il calore del tuo corpo. Ti immagino, ti vedo, ti sento. Trascini il mio respiro profondo, scivoli come un soffio tra le mie gambe, veloce tra l'aria immobile della stanza. Ti posi sui miei seni e lecchi dolcemente...con gli occhi bendati, è questa la sensazione in cui riesco a percepirti...mi lascio andare nel vuoto, nelle mie fantasie solitarie, nei sogni malinconici e vogliosi, allargo le braccia e aspetto di stringere le tue... Non ho parole, non ci sono parole per questo piacere immaginario che mi sta soavemente illudendo ... non ci sono lacrime così grandi in cui affogare il mio dolore, la mia passione spezzata, non ci sono vincitori né vinti ma solo anime perse, ansimanti, vogliose. Minuto... per minuto... come se il tempo non potesse arrestarsi quando sono con te e fuggire via quando invece ti penso così ardentemente. Sei tu che entrato come un ladro nel mio corpo apri la camicia di seta mostrando le linee dolci del mio seno...sei tu che sollevi la gonna e schiudi le gambe, con le mani, con le mie mani, mi sfiori...ed io impazzisco mordendomi le labbra dal desiderio. Ti sento, sì, e mi senti... scorrere insieme separati solo da un filo sottile e impercettibile…accarezzarmi armoniosamente, facendo scorrere le dita su e giù, su giù…sempre di più sempre di più…e poi lentamente dentro in profondità, sentire il tuo odore farsi il mio. Sentire lo scorrere del piacere tra le dita e bramare un tuo sguardo. Rallentare per poi ricominciare. Accarezzarmi furiosamente, sempre più in fretta, sempre più a fondo. Violentemente. Perché desidero, perché voglio. Voglio un corpo da far impazzire, voglio afferrare il sesso rabbiosamente per farti godere. Qui, adesso. Continuo nel labirinto del piacere. Le mie mani non possono fermarsi, entrano ed escono velocemente in questa apertura mentre la mi mano sinistra non può smettere di vezzeggiare il mio seno per poi arrivare, al momento giusto, a mescolarsi con la lingua, tra le mie labbra. Ancora e ancora. Ecco...ora è il momento...mi inarco e poi… sussulto in un incredibile spasmo...e poi i lamenti...i lamenti che scivolano nella notte, che irrompono nella stanza gelata. Sei andato via. Non ci sono più confini che ci separano, non ci sono più ali che ci sorreggono. Il vuoto che hai lasciato è profondo. La passione che mi ha donato è senza fine.