una donna per amico.

amicipermano

Non c’è una gomma ancor che non si buchi.
Il mastice sei tu, mia vecchia amica.
La pezza sono io, ma che vergogna.
Che importa, tocca a te, avanti, sogna.
Ti amo, forte, debole compagna
che qualche volta impara e a volte insegna.

Mi arrendo fa come vuoi
ci ritroviamo come al solito poi
Lucio Battisti – una donna per amico-
.. mi chiedo se possano mai essere davvero SOLO amici due persone di sesso diverso..
… per un amicizia molto leggera si.. ma più che amicizia allora la chiamerei solo una CONOSCENZA…… perchè un amicizia VERA e SINCERA è un sentimento… un sentimento che deve essere condiviso… comporta il piacersi.. e non solo fisicamente.. comporta stare bene insieme.. dividere gli stessi interessi… aiutarsi e proteggersi a vicenda …. capirsi solo con uno sguardo… e questo è un sentimento unico … sicuramente diverso dal rapporto con il coniuge ( al coniuge nn confesseresti mai una scappatella.. all’amico si… sicuro di essere capito.. ) …
… ho letto da qualche parte che.. l’amico vero non è solo quello che piange con te quando succedono cose brutte.. ma è anche quello che è felice e ride con te quando ti succedono cose belle …
…. sono convinto che tra una vera amicizia maschio/femmina e l’amore il passo è breve… li divide solo il bacio.

stavo viaggiando su una strada statale

autostop-00

stavo viaggiando su una strada statale.. volevo godermi l’aria della campagna e della bella giornata… a una fermata del pulman in aperta campagna vedo una splendida ragazza ferma che aspetta… biondina, capelli raccolti.. vestitino cortissimo e leggero… rallento e le sorrido.. lei risponde al sorriso.. mi fermo..
– vuoi un passaggio? – chiedo
lei timidamente – devo andare in città.. ma nn passa la corriera.. –
– dai salta su – le dico – ci devo andare anch’io…-
.. è carinissima…. mi racconta che vive da sola con la mamma in una cascina in aperta campagna.. sua mamma si è ammalata ed è all’ospedale e lei stà andando a trovarla… la trovo anche splendidamente ingenua..
… noto che è appetitosamente bella con quel vestitino che sale mettendo in vista due splendide gambe…
… si guarda in giro e mi dice – ma che bella macchina.. devi essere ricco tu.. che lavoro fai?-
– il disk jokey –
lei mi guarda sorpresa.. e mi chiede – che mestiere è il disk jokey. ? –
io – lavoro in una radio privata- e le indico l’autotradio – metto dischi e li accompagno con dediche…-
lei scoppia in un sorriso celestiale – davvero!! … me la fai una dedica alla mia mamma che è ammalata?? dai dai.. me la fai??-
come si fà a dire di no a una gnocca simile..
– certo. – e intanto la guardo.. è un fiore… – però.. io faccio un piacere a te e tu lo fai a me… –
lei – si si tutto quello che vuoi.. ma fammi la dedica per la mia mamma per favore..-
-ok- giro in una stradina di campagna e mi fermo in un luogo appartato..
slaccio i pantaloni e lo tiro fuori.. già pronto.. le dico – dai – e gli avvicino la testa…
lei diventa rosso fuoco – no no.. nn l’ho mai fatto.. – e io – dai che è facile.. – e lei – mi vergogno.. nn ne sono capace – e io – vedrai che impari subito..-
.. lei sospira profondo… si prende coraggio.. lo prende in mano.. lo avvicina alla bocca e dice con la voce più ferma che riesce….
– dedico questa canzone alla mia mamma… che è malata… ciao mamma – e fa ciao ciao con la manina.. ahahahahah

Il Maestro

01422117_400…. ho dovuto spiegare un altra lezione al “maestro” ahahahahah…
… nn capiva la differenza tra fare sesso con una “pu**ana “e fare sesso per amore… “una puttana…
… ho dovuto fargli un paragone :
andare a letto con una ” pu**ana” è come acquistare un viaggio prepagato… possono essere posti fantastici.. esotici… di lusso…. ma nn sarà mai “all inclusive” perchè ti danno solo per quello che hai pagato.. una vetrina falsa di cui te ne accorgi subito…. solo un affare freddo e commerciale.. io ti dò solo per quanto tu paghi e se vuoi degli extra li paghi in anticipo e con sovraprezzo…78225036d2_3989831_med
… andare a letto con chi ti ama è come andare in vacanza gratis.. ma nn è una questione di soldi… è per davvero una vacanza “all inclusive…” dove ti dà tutto senzauna troia… che tu lo devi chiedere… e lo fà spontaneamente… con passione….
una “vacanza” meravigliosa senza paragoni…
completamente diversa da quella “organizzata ”
ahahahahah
… dopo la risata, il maestro, nn ha potuto fare altro che darmi ragione ahahahaha..

il primo bacio

tumblr_nhnoeaxndz1tl3kx9o1_1280

qualche tempo fa mi serviva un materasso nuovo…
il vecchio ormai aveva fatto la sua vita… ho trovato un bel negozio a tre vetrine, sembrava ben rifornito, ma quello che mi ha convinto di più a fermarmi era la facilità di parcheggio…
… sono entrato guardandomi in giro curioso quando una signora è uscita dal retro… una signora mora vestita con pantaloni attillati e una camicetta con una scollatura davvero generosa.. educatamente ho salutato con un sorriso e un buongiorno… lei ha risposto al mio sorriso e con un : ciao Emi… mia solita figura di m…a … l’ho squadrata tutta ma niente…. nn mi veniva in mente chi era…
– nn mi riconosci? è vero che è passato quasi mezzo secolo ma… sono Marinella…
Marinella… la prima cotta… il primo bacio con la lingua… più grande di me di un paio di anni ( e io a 15 lei a 17 è un abisso) aveva il ragazzo ma io mi ero “cotto” di lei e la marcavo stretta.. ascoltando gli amici più vecchi mi sono finto mollto bravo nel baciare così l’ho convinta a provare con me… e dopo parecchio tempo ci sono riuscito. siamo andati in una strada in campagna e li ci siamo baciati…
alzi la mano chi si è dimenticato il primo bacio?
… io me lo ricordo ancora : il corpo di donna formata stretto al mio… mi ricordo la sua lingua che cerca la mia.. il suo sapore…. i suoi occhi chiusi… il suo respiro con il mio… mi ricordo la domanda stupida che le ho rivolto dopo : visto che sono buono? e la sua risposta :si .. ho sentito che sei buono…
…per me è stato il primo bacio.. con lei anche l’ultimo..
…e ora l’avevo li davanti di me… se nn me lo diceva lei nn l’avrei nemmeno riconosciuta.. ci siamo seduti in ufficio e lei ha parlato di me… che mi ha seguito da lontano nella mia gioventù…che mi vedeva in giro prima con una ragazza bionda con i capelli lunghi (Angela – post nr. 88-89-90) e poi con una ragazza mora con i capelli cortissimi… poi mi ha perso di vista.. per forza, con quella mi sono fermato… quella l’ho sposata..
lei ha sposato sempre quel ragazzo che frequentava allora.. e aveva due figli ormai grandi…
…. com’è strana la vita… allora mi sembrava di nn poter vivere senza di lei e ora, anche guardandola attentamente, nn la riconoscevo…
una domanda mi è sorta spontanea : ma lo sconto sul materasso me lo fai?

Gesù bambino

bimba

… quando ero piccolo mi dicevano che i doni li portava Gesù bambino, nn Babbo Natale come dicono adesso…

… forse hanno cambiato per nn offendere chi è pagano dimenticandosi che qui siamo in una nazione Cristiana…
io preferivo”Gesù Bambino”….

… mi dicevano che arrivava di notte accompagnato da un asinello carico di doni per tutti i bambini buoni…e come tutti i bambini lo aspettavo con ansia…

… poi un giorno a scuola mi dissero che “Gesù Bambino”nn esisteva ma erano i genitori che mettevano i doni sotto l’albero… per me è stato uno shock e nn bastava le rassicurazioni di mia mamma per tranquillizzarmi… ormai il dubbio era entrato nella mia mente…

…. quella notte di Natale nevicava copiosamente e all’alba mi sono svegliato molto presto per aprire i regali… ma mia mamma mi chiamò concitata fuori dalla finestra era una unica coltre bianca di neve e gli unici segni erano delle orme di animale che arrivavano fino alla mia finestra e poi si allontanavano… mia mamma disse

… le orme, molto probabilmente, erano di un gatto ma per i miei occhi è stata la prova tangente che i miei compagni di classe erano dei gran bugiardi…

… grazie mamma per avermi trattenuto ancora un poco nell’innocenza dell’infanzia… grazie.

Vita spericolata

passs

E poi ci troveremo come le star
a bere del whisky al Roxy bar
o forse non c’incontreremo mai
ognuno a rincorrere i suoi guai
ognuno col suo viaggio
ognuno diverso
e ognuno in fondo perso
dentro i cazzi suoi … voglio una vita che non e’ mai tardi
di quelle che non dormi mai
voglio una vita, la voglio piena di guai ..

La lunga strada della paura

hitcher
Il giovane Jim Halsey sta portando una Cadillac Seville del ’75 da Chicago a San Diego, dove deve consegnarla al proprietario che ne ha richiesto il trasporto. Durante il viaggio, la stanchezza e un colpo di sonno che quasi gli causa un incidente lo spinge a offrire un passaggio a un autostoppista. Il misterioso personaggio, che si presenta come John Ryder (letteralmente, John il Cavaliere), dopo poco si rivela essere uno psicopatico che, oltre ad aver già ucciso altre persone lungo la strada, minaccia Jim con un coltello alla gola. Il ragazzo, terrorizzato, riesce comunque a scaricare il pazzo dall’auto in corsa per poi scappare.

Per quanto l’episodio sembri finito, dopo diverse ore, il maniaco ricompare su di una station wagon con una tranquilla famiglia a bordo, la quale gli ha purtroppo dato un passaggio. Dopo pochi chilometri, Jim trova la macchina abbandonata con a bordo la famiglia uccisa. Jim si rende definitivamente conto di quello che sta accadendo e comincia quindi una estenuante fuga dall’assassino che lo sta apertamente perseguitando. Jim finirà col coinvolgere nella sua fuga anche una cameriera di una tavola calda lungo la statale che, suo malgrado, si troverà ad appoggiarlo nel suo disperato tentativo di sopravvivere a Ryder, che nel frattempo ha già cercato diverse volte di ucciderlo, dando perfino fuoco all’auto.

A complicare le cose, ci si mette la polizia, che lo accusa di essere l’assassino stesso. Dopo essere stato messo in prigione, Ryder si ripresenta uccidendo tutti i poliziotti nella centrale, e costringendolo così a scappare non solo da lui, ma anche dalle forze dell’ordine.