L’Haft Sîn non rappresenta solo un pasto, ma l’allestimento di una tavola con sette specifici elementi, ognuno dei quali inizia con la lettera ‘S’ (س) in persiano.
Questa tradizione, radicata quasi tremila anni fa da Zoroastro, incarna molto più di una festività culturale; è una profonda celebrazione del rinnovamento, del benessere e della purezza spirituale. Il numero sette detiene un significato sacro, simbolizzando i sette arcangeli nello Zoroastrismo.
Abbracciare l’Haft Sîn durante il Nowruz (il Capodanno Persiano) introduce nelle case fortuna, salute, prosperità, pulizia spirituale e longevità.
Questo allestimento va oltre la semplice decorazione; è un arrangiamento profondamente simbolico che include fiori, testi sacri, la bandiera tricolore persiana e elementi che rappresentano la trasparenza della vita, l’effimerità e le nostre vere riflessioni.
I Sette Simbolici
- Sabzeh – lenticchie, orzo o grano germogliato, a simboleggiare la rinascita.
- Samanu – un dolce fatto da germogli di grano, simbolo di abbondanza.
- Senjed – il frutto secco dell’oleastro, a simboleggiare l’amore.
- Sîr – aglio, per rappresentare la salute.
- Sîb – mele, scrupolosamente rosse, per simboleggiare la bellezza.
- Somaq – bacche di sommacco, a simboleggiare l’asprezza della vita.
- Serkeh – aceto, per rappresentare la pazienza e la saggezza.
Elementi Aggiuntivi e Loro Simbolismo
- Sekkeh – Monete, che rappresentano la ricchezza.
- Candele accese per l’illuminazione e l’alba.
- Uno specchio, simboleggiante la pulizia e l’onestà.
- Uova decorate, a volte una per ogni membro della famiglia, simbolo di fertilità.
- Una ciotola d’acqua con pesci rossi, a simboleggiare la vita all’interno della vita. Il pesce è un oggetto essenziale sulla tavola di Nowruz, simbolo che risale anche alla religione dello Zoroastrismo.
- Acqua di rose (Āb-e ghōl) per la purezza e la pulizia.
- I colori nazionali per un tocco di patriottismo.
- Un libro sacro (come l’Avestā, il Corano, o il Kitāb-i Aqdas) e/o un libro di poesie (quasi sempre lo Shahnameh di Ferdowsi o il Dīvān di Ḥāfeẓ) per la spiritualità e l’ispirazione.
L’Haft Sîn rimane esposta per tredici giorni, fino al tredici di Farvardin, il primo mese dell’anno persiano, quando la tavola viene sparecchiata in segno di rinnovamento e speranza per il futuro.
Celebrare l’Haft Sîn è immergersi nelle profonde radici culturali dell’Iran, riconoscendo la ricchezza e la diversità delle sue tradizioni.
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