Intervista a Elisa Guidelli (Eliselle), scrittrice del libro Girlz vs Boyz: “Le nuove generazioni ci aiuteranno ad abbandonare gli stereotipi.”

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Elisa Guidelli, in arte “Eliselle”, è una scrittrice ecclettica. Ha sperimentato diversi generi letterari , tra cui commedia, noir e storico, sia per ragazzi che per adulti.
Recentemente è uscito il suo ultimo lavoro Girlz vs Boyz edito da Einaudi Ragazzi.

Il volume in questione è un libro per ragazzi che racconta la storia di Stella, una ragazza che sfida gli stereotipi. Il padre Giulio e il fratello Frances sono ostili all’obiettivo della ragazza che insegue il sogno di giocare in Serie A.

Elisa è stata nostra ospite in questa puntata del podcast di “Stelle in campo”. Ci tengo a ringraziarla per la sua gentilezza, simpatia e discrezione nell’affrontare temi di attualità che aiutano a riflettere su quanto ancora ci sia da lavorare all’interno delle famiglie e delle scuole per sdoganare gli stereotipi che, per troppo tempo, hanno rappresentato un ostacolo culturale nel mondo del calcio femminile.

PER ASCOLTARE L’AUDIO DELL’INTERVISTA INTEGRALE CLICCA QUI

La copertina del libro di Elisa Guidelli, Girlz vs Boyz
La copertina del libro di Elisa Guidelli, Girlz vs Boyz

Prima di parlare del tuo ultimo lavoro, riavvolgiamo il nastro e raccontaci com’è nata la tua passione per la scrittura?

“Nasce da quando ero bambina. I miei genitori mi hanno sempre letto favole e storie epiche, mi sono appassionata al mondo della scrittura da subito. Desideravo fare questo mestiere, era il mio sogno.”

Cosa ti ha ispirata a scrivere Girlz vs Boyz? 

“Ero alla Fiera del libro per ragazzi a Bologna e, all’improvviso ho pensato di scrivere questo racconto. Ho chiamato la mia agente per avere un parere, lei ha visto delle potenzialità e ci siamo date da fare per realizzare l’idea. Nel giro di qualche mese, siamo riuscite a piazzare questo progetto all’Einaudi Ragazzi. Sono molto fiera di essere entrata in questa casa editrice che, per me, è da sempre stata un punto di riferimento. Entrare nella famiglia nell’anno dei festeggiamenti per la nascita di Gianni Rodari ha rappresentato una doppia soddisfazione.”

Pensi che oggi ci siano ancora famiglie come quella di Stella e Frances con un padre che, all’inizio, ha occhi solo per il figlio maschio e non accetta che la figlia femmina giochi a calcio? 

“Purtroppo, sì. Mi sono resa conto che, molte volte, i genitori si rendono conto degli errori che commettono. La cosa bella di scrivere per i ragazzi è che arrivi anche ai genitori. Rispetto alla narrativa storica e noir dove hai un pubblico ben preciso, nei romanzi per ragazzi, ti accorgi che il pubblico si ampia. Ci sono gli insegnanti, i genitori ed i ragazzi. Certe tematiche, quando le affronti, i ragazzi riflettono, sono senza filtri e ti illuminano nelle loro riflessioni. E’ molto interessante confrontarsi con gli adulti, ti fanno capire che hai colpito nel segno. Uno dei problemi, ancora oggi, è che ci sono diversità tra l’educazione dei maschi e delle femmine. Questo, secondo me, è sbagliato. Non ci deve essere più questo tipo di distinzione. Siamo in fase di cambiamento, certe differenze non devono più esistere. Le nuove generazioni ci aiuteranno a svoltare e ad abbandonare certi stereotipi che ancora gli adulti hanno.”

Elisa Guidelli, scrittrice.
Elisa Guidelli, scrittrice.

Nel tuo libro, il padre di Stella, la protagonista, sostiene l’insegnamento “se vai bene a scuola, puoi andare a giocare a calcio, altrimenti niente”, sei d’accordo con questo pensiero o lo sport non dovrebbe mai mancare indipendentemente dall’andamento scolastico?

“Lo sport, se è qualcosa che sceglie il ragazzo o la ragazza, è fondamentale. Aiuta la socialità, ti scarica, ti fa stare meglio di salute. L’impegno a scuola non deve essere tralasciato, ma lo sport non deve mancare.”

Quanto sono importanti le figure dell’allenatore/allenatrici nel rapporto figli/genitori?

“Le figure esterne alle famiglie, ho preferito tenerle in modo positivo. Sono affascinata da queste figure che sono capaci a tirare fuori il meglio dai ragazzi e dalle ragazze che allenano. Gli allenatori del testo sono motivatori capaci di ascoltare. E’ stato un modo per inserire delle cose che avevo letto nelle ricerche che ho fatto precedentemente di scrivere questo testo. Gli allenatori danno quel tocco di speranza, comprendono che il mondo sta cambiando e aiutano le persone a chiarirsi tra loro, come se fossero dei mediatori.”

Elisa con la sua cagnolina Matilde.
Elisa con la sua cagnolina Matilde.

A quale personaggio sei più legata e perchè?

“Mi piace molto Stella, ma in realtà adoro sua nonna. Rappresenta la gente della mia terra, sono persone capaci di farti capire le cose con uno sguardo.”

Quanto del tuo carattere c’è nei tuoi personaggi? 

“C’è sempre qualcosa di me, anche quando scrivo i romanzi storici. E’ una cosa naturale. A volte, è difficile staccarsi dal racconto. Come autrice, non posso giudicare i personaggi, ma posso inserire qualche mio pensiero e, chi mi conosce molto bene, capisce cosa intendo.”

Come definiresti questo racconto con due aggettivi?

“Tenace e propositivo. Nonostante le difficoltà, si cerca sempre il lato positivo della situazione.”

A cura di Denise Civitella

Ph. credit: Profilo Facebook di Elisa Guidelli