231. parolacce … a iosa, sorelle

“A testa alta posso guardarti negli occhi
e bucare la tua coscienza
con la mia onestà e con la mia correttezza”

 

gaglioffo, cialtrone, presuntuoso, sciocco, furfante, briccone, ribaldo, buono a nulla, ignorante, goffo, canaglia, farabutto, filibustiere, delinquente, pezzente, balordo, ribaldo, inetto, manigoldo, miserabile, malfattore, imbroglione, disonesto, vile, traditore

Non me ne vogliano  i maschi, ma scrivo questo post per le femmine (Stefano non criticare 🙂 )
Non che non ci siano donne con comportamenti, diciamo, maschili-patriarcali, ma scelgo di far così perché non possiamo non riconoscere che storicamente e socialmente le donne sono state e sono “un filino” vessate.
Certo, sentimenti ed emozioni come cattiveria, invidia, superbia, ira, manipolazione, predazione, senso di potere  albergano nei cuori di entrambi i sessi e ne generano i comportamenti. Per dire, ho ricevuto più cattiverie da donne, anche considerate amiche, che da uomini. E  il mio migliore amico è un uomo.
Ma qui penso ai rapporti di coppia uomo-donna, e (per la millenaria consuetudine vessatoria che, per fortuna e a loro merito, è riconosciuta anche da certi uomini evoluti e onesti) a quanto molto di più i maschi sanno essere  … beh, per completare la frase basta scegliere una parola dall’Elenco all’Inizio del Post, che chiamerò da adesso in poi EIP 🙂 🙂

L’ispirazione mi è venuta ascoltando una parola pronunciata da una persona che ricopre un importante ruolo istituzionale e dal fatto che da un bel po’ di tempo amo fare ricerche sulle parole che non si usano più e che sono scomparse dai vocabolari attuali e a tutto ciò che si è perso con esse (a quelle nuove vi si dedicano già in molti 🙂 io stessa me ne occupai con il mio professore di linguistica).
La parola in questione, usata durante una trasmissione televisiva, è una parola obsoleta. Attualmente, termini più o meno offensivi, parolacce e varia, per la maggior parte sono ispirate dalle zone genitali e anali  del corpo umano… una tristezza, per il corpo e per la mancanza di fantasia. Mentre, tra le parole che ho riportato all’inizio, molte  erano ‘mestieri’ , non proprio sostenibili, ma almeno il corpo è lasciato da parte e ci permettono di allargare l’espressione della rabbia-delusione-dolore anche ai comportamenti.
Quella parola usata in tv mi rese quasi allegra, sia per il suono che per quel suo riemergere colto da un passato.
E quindi, regalo questo elenco alle donne che dovessero essere un po’ arrabbiate con qualche maschietto.
E sono sempre pronta ad accettare ulteriori suggerimenti.
C’è soddisfazione nell’usare un  ‘ribaldo’, o un ‘gaglioffo’,’inetto’, ‘manigoldo’ ‘vile’… insomma, poter variare non è male, attingendo a EIP 🙂

allora … per esempio … (ragazze, da qui in poi vi chiamo sorelle 🙂 )
Lui vi ha sedotto in modo tale che non avrebbe nemmeno resistito la più sgamata e vissuta delle sorelle? e poi è diventato tutt’un’altra persona?
Ecco EIP, almeno per un vostro sano sfogo verbale!
Lui vi dimostra affetto e forse anche un po’ di più, vi frequenta, ma non fa un passo avanti, è un po’ confuso, ed è convinto di darvi tutto l’amore del mondo, mentre invece sta solo assaggiando il vostro di mondo e le sue emozioni e le sue sensazioni e i suoi vantaggi, come voi foste un semplice esperimento nel suo?

EIP! Sfogatevi!
Lui vi dice seraficamente ‘forse mi sono innamorato di lei? forse ne sono geloso?”, forte del fatto che non è mai stato chiaro e sincero con voi (vedi sopra) e lo ha fatto anche in modo strategico ( sono quelli che poi dicono  “io non ti ho mai detto che ti amavo”)?

EIP! Liberatevi!
Vive il vostro rapporto solo di nascosto, nulla può essere messo alla luce del sole?
EIP! Sprigionatevi!
Comincia a offendervi con comportamenti e parole e voi “dovete” capirlo perché lui soffre per la sua confusione sentimentale?
EIP! Scaricatevi!
Siete entrambi caduti nel trabocchetto di una  terza persona che ha fatto di tutto per separarvi, e voi cercate di tirare un po’ il fiato (mentre lui continua ad avere quell’assetto un po’ da martire) tacendo per qualche giorno, per capire, e lui approfitta del vostro silenzio per darsela a gambe?
EIP! Prorompete!
Vi somma e vi annulla con un’altra, facendovi scomparire come persona, come innamorata, come amica?
EIP! Scatenatevi!
“Osate” arrabbiarvi -come è giusto- e allora diventa tutta colpa vostra?
EIP! Spassionatevi!
Addirittura andate voi a chiedere scusa (evitate per il futuro, vi prego!), e vi dice ok, ci sentiamo e  invece scompare?
EIP! Manifestatevi!
Dichiara  al mondo intero l’amore per l’altra -non per un’altra qualsiasi, proprio per l’altra-, senza curarsi del vostro eventuale dolore e della vostra umiliazione?
EIP! Esprimetevi!
E’ convinto che siete voi la causa di tutto il fallimento del vostro rapporto, che siete voi la cattiva, l’innominabile?
EIP! Vulcaneggiate!
Non vi ha maimaimai chiesto scusa (anzi accusato, come già detto)?
EIP! Eiettate!

OK, mi fermo qui, anche se potrebbero essere descritti chissà quanti altri comportamenti maleducati, predatori, offensivi.
Ma voi, EIP!, sfogatevi sorelle.

Perché quando ci vuole ci vuole.
Perché non potete permettere che si dicano scempiaggini su di voi, o che vi facciano passare da sceme, o che la meschina interpretazione altrui vi disegni come voi non siete.
Perché voi sapete quanto lo avete amato, e sapete voi le cose che avete fatto per lui e che lui non sa e che non direte mai. Alla faccia del fatto che magari è lui a sentirsi uno dei paladini della dignità, dell’amore, dell’onestà, ecc. ecc.
Perché avete difeso la vostra e la sua dignità ad amore tratto (spada tratta è un’espressione patriarcale, lasciatela a lui e a quelli come lui).
Perché non si deve permettere di mettere nel cielo chi vi ha fatto del male e a voi schiaffarvi nell’inferno tra coloro che abusano degli altri, quindi anche di lui.
Perché a testa alta potete guardarlo negli occhi e bucare la sua coscienza con la vostra onestà e con la vostra correttezza.

Perché.

Per tutti i perché del mondo.

Soprattutto quello che assumersi le proprie responsabilità lo sapete fare voi che avete le ovaie e non tutti i “lui” che, anche se colmi di bellissimi paroloni, sono a zero come consapevolezza e responsabilità, e i loro testicoli diventano solo sinonimi di “balle, menzogne” (quello in cui riescono meglio).

Ad maiora, sorelle.
Ogni sofferenza, ogni tradimento, ogni mancanza di rispetto, ogni violazione è una crescita per noi; noi sappiamo distillare anima dal dolore.

Se avete amato, continuate ad amare. Nonostante.
Se non avete ancora amato, amate. Nonostante.

Un abbraccio, sorelle.
EIP EIP urrà 🙂

donna e mappamondo

 

231. parolacce … a iosa, sorelleultima modifica: 2020-10-26T10:43:22+01:00da mara.alunni