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3. non c'è mai fine al raccontare


Perché questo mondo che ci pare una cosa fatta di pietra, vegetazione e sangue non è affatto una cosa ma è semplicemente una storia. E tutto ciò che esso contiene è una storia e ciascuna storia è la somma di tutte le storie minori, eppure queste sono la medesima storia e contengono in esse tutto il resto. Quindi tutto è necessario. Ogni minimo particolare. E questa in fondo è la lezione. Non si può fare a meno di nulla. Nulla può venire disprezzato. Perché, vedi, non sappiamo ove stanno i fili, i collegamenti. Il modo in cui è fatto il mondo. Non abbiamo modo di sapere quali sono le cose di cui possiamo fare a meno. Ciò che può venire omesso. Non abbiamo modo di sapere cosa può stare in piedi e che cosa può cadere. E quei fili che ci sono ignoti fanno naturalmente anch’essi parte della storia e la storia non ha dimora né luogo d’essere se non nel racconto, è lì che vive e quindi non possiamo mai aver finito di raccontare. Non c’è mai fine al raccontare.

Cormac McCarthy, Oltre il confine, 1994

muro messicano o di Tijuana, berriera tra Stati uniti d'America e Messico - scritta di Accion Poetica - Acción Poética (Azione Poetica) è un  movimento letterario urbano, fondato da Armando Alanís Pulido a Monterrey (Messico) nel 1996.

recinzione sul confine tra Melilla e il  Marocco

multipluriversi

Creazione del mondo, Giusto dei Menabuoi c. 1376, Battistero del Duomo di Padova