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8. multiplurimondi v/s non c'è niente da vedere


John Cage, Silenzio, shake edizioni 2010 (prima edizione Wesleyan University Press 1961) E' stato Morris Graves a far conoscere a me e a Xenia una minuscola isoletta nel Puget Sound, a Deception Pass. Per arrivarci facemmo oltre un centinaio di chilometri verso nord da Seattle e poi proseguimmo verso ovest fino all'isola di Anacortes prima di deviare verso sud, fino al Pass, dove parcheggiammo. Da lì procedemmo a piedi lungo una spiaggia di sassi e poi su un tratto sabbioso transitabile solo con la bassa marea fino a un'altra isola, inoltrandoci in una foresta lussureggiante sino a una collina da cui ogni tanto potevamo vedere il mare attorno e le isole lontane, e poi un ponticello pedonale che ci portò alla nostra meta finale: un'isola non più grande di una casetta, cosparsa di fiori e disposta in modo che da lì fosse visibile tutto il Deception Pass, come se fossimo nelle prime file di un teatrino. Mentre eravamo sdraiati su quel letto di fiori arrivarono altre persone dal ponte e una disse a un'altra: "Tutta questa strada e poi non c'è un accidente da vedere". (pag. 78)

Albrect Dürer, La grande zolla d'erba, acquerello, 1503

D'Urville Island, Nuova Zelanda

immagine dal film 'La forma dell'acqua'

Gordon-Michael Scallion, La mappa futura del mondo