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14. Derek Walcott, Mappa del nuovo mondo; l'Altro: riconciliar_sé, raccontar_sé in modo nuovo, come fosse sempre 'il primo verso'


Derek Walcott, Mappa del nuovo mondo, Adelphi, 1992 AMORE DOPO AMORE Tempo verrà in cui, con esultanza, saluterai te stesso arrivato alla tua porta, nel tuo proprio specchio, e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro
e dirà: Siedi qui. Mangia. Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io. Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore a se stesso, allo straniero che ti ha amato per tutta la tua vita, che hai ignorato per un altro e che ti sa a memoria. Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore, le fotografie, le note disperate, sbuccia via dallo specchio la tua immagine. Siediti. È festa: la tua vita è in tavola Arcipelaghi Alla fine di questa frase, comincerà la pioggia. All’orlo della pioggia, una vela. Lenta la vela perderà di vista le isole; in una foschia se ne andrà la fede nei porti di un’intera razza. La guerra dei dieci anni è finita. La chioma di Elena, una nuvola grigia. Troia, un bianco accumulo di cenere vicino al gocciolar del mare. Il gocciolio si tende come le corde di un’arpa. Un uomo con occhi annuvolati raccoglie la pioggia e pizzica il primo verso dell’Odissea.

La Universalis cosmographia secundum Ptholomaei traditionem et Americi Vespucii aliorumque lustrationes mappamondo attribuito al cartografo tedesco Martin Waldseemüller si ritiene sia la prima carta che descriva e chiami “America” una massa continentale distinta dall’Asia si fa risalire al 1507, stampato a Saint-Dié des Voges