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74. anche questo passerà


Naomi Shihab Nye, Non sprecare il fiato Devi fare attenzione nel dire le cose. Certe orecchie sono come tunnel. Le tue parole entreranno perdendosi nel buio. Alcune orecchie sono come i setacci che i minatori usano per trovare l’oro. Ciò che dici sarà lavato con le pietre. Devi cercare a lungo prima di trovare le orecchie giuste. Fino ad allora ci sono uccelli e lampioni con cui parlare, un paziente lustrare con uno straccio in circolo e la lenta, crescente possibilità che quando troverai quelle orecchie loro già sappiano.

Chagall, Amoreux au village, Nizza -Museo Chagall

Chagall, Les amoreux couchés, Nizza - Museo Chagall

Naomi Shihab Nye, Gentilezza

Prima di sapere che cosa sia veramente la gentilezza devi perdere delle cose, devi sentire il futuro dissolversi in un momento come il sale in un brodo leggero. Ciò che tenevi nella mano, quello che avevi contato e conservato con tanta cura, tutto questo deve andarsene così saprai quanto possa essere desolato il paesaggio fra le regioni della gentilezza. Come tu vai avanti a viaggiare, pensando che l'autobus non si fermerà mai, così i passeggeri che mangiano pollo e mais, continueranno a guardar fuori dai finestrini per sempre. Prima di imparare la dolce gravità della gentilezza, devi viaggiare fin dove l'Indiano, nel suo poncho bianco, giace morto sul ciglio della strada. Devi capire che potresti essere tu quell'uomo e che anche lui era qualcuno che viaggiava nella notte con dei progetti e con il semplice respiro che lo teneva in vita. Prima che tu riconosca la gentilezza come la tua cosa più profonda, devi riconoscere il dolore come l'altra cosa più profonda. Devi svegliarti con il dolore. Devi parlare al dolore finché la tua voce non avrà afferrato il filo di tutte le sofferenze e avrai dunque visto l'intero tessuto. Allora sarà solo la gentilezza ad avere senso, solo la gentilezza che ti allaccia le scarpe e che ti fa uscire incontro al giorno ad imbucare lettere o comprare il pane, solo la gentilezza che alza la testa in mezzo alla folla del mondo per dire è me che hai continuato a cercato, e che poi ti accompagna ovunque come un ombra o un amico. [caption id="attachment_15" align="aligncenter" width="300"] Venezia, Biennale 2013, installazione di Rashad Alakbarov[/caption]