Da una ispirazione visualizzo improvvisamente un archetipo da cogliere.
Quando sono stata invitata da Carlo Marchetti ad occupare una delle Sale del Casale con una mia installazione ho voluto creare Tiāmat, meglio dire il suo "abito", titolato come la festa di primavera dell'antica Babilonia.
Nel saluto al Casale che segna una metamorfosi nella vita di Carlo Marchetti
ho rivelato un mito femminile, dea del Caos, mare salato, madre di tutto il cosmo.
In foto
GENERAZIONI
installazione (2013)
Cappotto in neoprene
Abito in plastica
Foto Ugo Lo Pinto
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Epona 2017 Treccia in materiali misti, filo metallico, fibre vegetali, corrugato plastico, 900x35 cm
A presto
Cecilia De Paolis