SALA3 | DOMUS Le Ali in Studio
Carlo Marchetti | Daniela Zannetti
Carlo Marchetti è una sorta di mandala vivente. Scrive di lui Patrizia Ferri nel testo critico per “Earthquake” del 2000 con la direzione artistica di Elio Rumma per Associazione Marcello Rumma . Egli affida alla pratica dell’arte il difficile compito del risveglio della coscienza come una vera e propria pratica meditativa, non ascetica, ma elaborata nella quotidianità che si concretizza nell’opera come totalità. Carlo è dotato di un’intensività creativa e animato di serena passione per l’arte come linguaggio comunicativo della vera natura del mondo, relativamente al fatto che tra l’arte e la vita come semplici, chiarissimi enigmi, esiste una profonda relazione che dal momento in cui viene riconosciuta, permette di ritrovare la sintonia e l’unità dell’individuo con il resto del mondo.
Se così non fosse, come scrive anche di lui la critica d’arte Barbara Martusciello, “col suo linguaggio espressivo e tutta l’urgenza pittorica di segnale e direzione”, non sarebbe arte pensata come come un profondo e generoso atto d’amore all’insegna della coesistenza e della differenza. “A cui ognuno – conclude Ferri – può dare il propro apporto creativo”. E per questo accade anche Opera Domus, come dono e confronto.
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