Irene Raspollini immobilizza il rossore, meraviglia o timido approccio, sulle gote di ritratti in perenne muta azione, introspezione e verifica. La tecnica acrilica le permette di rarefare atmosfere decostruite in monocromie d'impatto, nella piena libertà del soggetto raffigurato di confondervisi attraverso le geometrie tessili degli abiti o la botanica di fiori, e piante, che affiorano come decoro intellettuale e scelta. Nei grandi occhi di bambola, punto focale delle opere, la ricerca e l'intensità del dialogo visivo, lo specchio in cui recuperare memorie, a volte il disappunto. AinT