ARTEinTRANsitO

LA CURA


Allestire è amare. Harald Szeemann.

Ognuno che cura uno spazio lavora per esso, gli artisti e per se stesso. La cura è nel riflesso e di riflesso. In Raffaele Gavarro - L’arte senza l’arte - l'arte si è talmente raffinata da porsi oltre il semplice concetto di site specific... il cascame dei dati analogicodigitale che evade la rigida univocità di senso delle opere d’arte, crea veri e propri eventi, accadimenti che sono al contempo rappresentazioni, immagini, e non meno esperienze di contatto diretto con il, e nel, mondo e che ovviamente danno forma alla vita.

E si aggiunge R-ESistenza dell'ARTE  non solamente perché impressa nella retina - nella visione di un'esposizione - ma costantemente ALLESTITA. La riproduzione continua dell'evento (l'evento stesso contingentato negli Hub sacrificali, per esempio), e come narrano le mostre che hanno fatto la storia delle esposizioni: 

gli atteggiamenti diventano forma. 
Così la cura, nel riflesso delle nuvole replica l'esistenza il vaso rotto, col timbro d'infanzia. 

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  Cocci di Nuvole, tecnica mista: Nuvole, gelo, allestimento del coccio, disegni a matita, ph/ph 2021 “When Attitudes Become Form” at Kunsthalle Bern, 1969 Mario Merz, Robert Morris, Barry Flanagan and Bruce Nauman