HOMING
╩• Il Casale, residenza e studio d’artista di Carlo Marchetti è un luogo che ad ogni visitatore appare dotato di una sua energia, una dimensione magica e dinamica che converge a trascendere lo scambio uomo/donna divinità genio creativo, e al contempo “messa in scena” di un divertissement di enigmatica progettazione, una sciarada di segni e opere e storie contemporanee al centro della produzione artistica di OperaDomus. Un appuntamento segreto al Casale Marchetti, da non mancare, come scrive Emanuela Bruni nella prefazione del Catalogo OperaDomus e spiega –
“Benjamin scriveva a proposito dell’immagine che fra ogni istante del passato e il presente vi è un appuntamento segreto e che se si manca a quest’appuntamento, se non si comprende che le immagini che il passato ci trasmette erano dirette proprio a noi, qui e ora, è la nostra stessa consapevolezza storica che si spezza. Ciò accade anche per gli spazi, gli ambienti e le opere di questa mostra e dunque del Casale Marchetti”.
In origine fu lo Studiolo rinascimentale, la piccola stanza in cui il principe si ritirava per meditare o leggere, circondato dai quadri che amava in modo speciale. Poi furono le wunderkamer, universi in miniatura capaci di destare stupore e meraviglia dove natura, alchimia e arte s’incontravano in un ordine personale; nella contemporaneità La casa di Mario Praz e poi Il Museo dell’Innocenza di Oran Pamuk e le tante case museo disseminate un po’ qui e un po’ là, continuano ad affascinare e meravigliare chi vi entra.
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