Filippo e Filippino Lippi, il “caso” di un padre e un figlio

Il caso straordinario di un padre e un figlio, entrambi pittori e disegnatori di eccezionale talento. L’uno, amatissimo da Cosimo de’ Medici, Maestro delle più belle Madonne del ‘400. L’altro, allievo del Botticelli ed erede del talento del padre, che spinto da Lorenzo Il Magnifico diventa l’interprete del gusto nella Roma della fine del Quattrocento e firma la Cappella Carafa a Santa Maria sopra Minerva. È il racconto di Filippo e Filippino Lippi. Ingegno e bizzarrie nell’arte del Rinascimento, mostra promossa da Roma Capitale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzata da Associazione MetaMorfosi, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, che dal 15 maggio al 25 agosto porta ai Musei Capitolini, nelle sale di Palazzo Caffarelli, 26 capolavori, molti dei quali mai visti nei grandi circuiti di pubblico e con prestiti eccezionali.
    “Una mostra – spiega l’assessore alla cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor – in cui riprendiamo la serie di esposizioni dedicate ai grandi protagonisti del Rinascimento che hanno avuto relazioni con la nostra città. Questa in particolare – aggiunge – segue un percorso artistico che è anche relazione familiare” e da modo “di riflettere sull’importanza del mecenatismo e sulle relazioni tra politica e arte, istituzioni e cultura”. Curata da Claudia La Malfa, la mostra porta a Roma capolavori come la Madonna Trivulzio del castello Sforzesco di Milano e la Madonna con angeli e committente della collezione Cini di Venezia, entrambi di Fra’ Filippo Lippi (Firenze 1406 – Spoleto 1469). Accanto, il capolavoro di suo figlio Filippino Lippi (Prato 1457 – Firenze 1504): L’Annunciazione dei Musei civici di San Gimignano (SI) con i due separati tondi su tavola, per l’occasione al centro di un eccezionale progetto di conservazione e restauro.
   

Filippo e Filippino Lippi, il “caso” di un padre e un figlioultima modifica: 2024-05-14T17:01:28+02:00da newsconulana

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