– TORINO, 08 DIC – Non una guida “tradizionale ai vini”, ma una guida “alle cantine” per fare incontrare gli appassionati di vino di ogni tipo con i produttori. E’ questo il senso di “Cantine d’Italia” edita da Go Wine e ideata e coordinata dal presidente dell’associazione, Massimo Corrado. Un volume che nell’edizione 2023 racconta 830 cantine selezionate direttamente, assegna 251 ‘Impronte d’eccellenza’ per l’Enoturismo, segnala 4.550 vini e circa 1.600 indirizzi, da nord a sud dell’Italia, per mangiare e dormire.
‘Le impronte’ costituiscono una sorta di segno ideale che Go Wine attribuisce alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo.
“Sito il luogo – spiega Massimo Corrado – ove si trova la cantina, guardandola anche dal punto di vista architettonico e come il patrimonio complessivo di vigneti di cui dispone.
Accoglienza è la vocazione ad ‘aprirsi’ all’esterno al pubblico con una parallela attività, sia in ambito recettivo sia svolgendo iniziative culturali”. L’eccellenza, infine, deriva anche dal “profilo produttivo dell’azienda valutato nel tempo, al di là dell’esito di una singola vendemmia”.
Nella classifica per regioni si conferma ai vertici la Toscana con 53 ‘impronte’, seguita da Piemonte (44) e Veneto (35).
Per la quarta edizione consecutiva, la Guida presenta i “Percorsi Autoctoni”: con il simbolo dell’acino in carrozzina per segnalare le cantine che “hanno condotto nel recente periodo un lavoro di ricerca e attenzione a favore di vitigni autoctoni, con un occhio di riguardo da parte della Guida verso quelli rari o comunque meno conosciuti”.
La Guida di Go Wine assegna infine 8 ‘Premi Speciali’ per il, raggiungimento di “particolari livelli di eccellenza in determinati ambiti”. .