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'Il grande giorno', AG&G tra famiglia e malinconia


- ROMA, 16 DIC - Sembra un po' una commedia francese, di cui ha tutta la delicatezza, ovvero si ride molto, ma c'è anche una riflessiva malinconia. È IL GRANDE GIORNO di Massimo Venier, ultimo film dello storico trio Aldo, Giovanni & Giacomo in sala in 600 copie con Medusa dal 22 dicembre. "Certo, probabilmente c'è più autocoscienza degli altri nostri film, tutte cose forse condizionate dal momento storico e dall'anagrafe" ammette Giacomo Poretti.
    Questa la storia de IL GRANDE GIORNO. In una grande villa sul lago di Como tutto è pronto per celebrare il matrimonio di Elio (Giovanni Anzaldo) e Caterina (Margherita Mannino). Sarà il giorno più bello della loro vita come dei loro genitori, soprattutto dei rispettivi padri: Giacomo (Giacomo Poretti) e Giovanni (Giovanni Storti). Va detto che Giacomo e Giovanni si conoscono dai tempi della scuola e da allora hanno condiviso tutto: l'azienda - la Segrate Arredi, specializzata in divani - e ora anche il matrimonio dei figli. I due non hanno certo badato a spese per questa cerimonia: super villa con parco, tre giorni di festeggiamenti, un cardinale (Roberto Citran) a celebrare le nozze, vini di pregio, chef stellati e settantamila euro in fuochi d'artificio. Peccato che insieme a Margherita (Lucia Mascino), l'ex moglie di Giovanni e madre della sposa, arrivi anche Aldo (Aldo Baglio), suo nuovo compagno. Un uomo rumoroso e invadente che in poco tempo riesce a mettere ko prima il cardinale e poi vini d'annata e fuochi d'artificio.
    Ma il vero terremoto, come spesso capita durante le feste di famiglia, ci sarà tra gli affetti. Non solo in quelli dei promessi sposi, ma anche tra Giovanni e nuova giovane moglie (Elena Lietti) e Giacomo, detto 'vomitino', e la sua solida consorte (Antonella Attili). Insomma tra molte risate e altrettanto caos tutto si mescola in una prospettiva che in ciò che inevitabilmente finisce c'è anche sempre un nuovo inizio. Le musiche originali sono di Brunori Sas. .