Tutti pazzi per Freud, il lettino conquista il teatro

– ROMA, 07 GEN – Era il 1895 quando Freud mise per iscritto la sua prima interpretazione di un sogno. Un anno più tardi avrebbe usato per la prima volta in un articolo la parola “psicanalisi”. Un secolo e un paio di decenni più tardi sedersi sul “lettino” non è più un tabù e anzi sedute e incontri sono strumento talmente diffuso da conquistare anche il racconto popolare, dal successo di serie tv come In treatment o The patient, al cinema con, uno per tutti, Anthony Hopkins nel prossimo film di Matthew Brown, Freud’s Last Session.
    Non è da meno il teatro di questa seconda metà di stagione. A partire da Stefano Massini, che cinque anni dopo una prima versione realizzata per il Piccolo di Milano, riprende il suo ultradecennale lavoro su L’interpretazione dei sogni di Freud, questa volta in prima persona (a gennaio a Bolzano, Rovereto, Bologna). Per festeggiare i cinquant’anni del Teatro delle Moline, a febbraio torna invece in scena, all’Arena del Sole di Bologna, Freud e il caso di Dora, primo degli spettacoli che Luigi Gozzi ricavò dai casi clinici del padre della psicanalisi, nella sua forma originale a cura di Marinella Manicardi. Lucia Calamaro ha scritto (e diretto) per Isabella Ragonese Da Lontano – Chiusa nel rimpianto, immaginandola terapeuta che tenta di aiutare la madre (in tournée da febbraio e a marzo tra il Nuovo di Napoli e l’India di Roma). E poi c’è il ribaltamento, con una domanda: ma questi sogni di ciascuno di noi, così ricchi di eventi, fatti e personaggi, chi è che li mette in scena? È La Compagnia del sonno, nell’atto unico diretto da Armando Pugliese con Nando Paone protagonista, in cui Roberto Alajmo immagina “un piccolo manipolo di guitti, ciascuno dei quali risponde a un ruolo classico: il capocomico, la prima donna, le giovani promesse” (ad aprile al San Ferdinando di Napoli). .
   

Tutti pazzi per Freud, il lettino conquista il teatroultima modifica: 2023-01-07T14:01:44+01:00da newsconulana

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