Tende e tovaglie, il ‘lessico familiare’ diventa abito

– MILANO, 13 GEN – Stuoie, tende, tovaglie, abiti ripescati da vecchi armadi o passati da amici costruiscono il ‘lessico familiare’ di Riccardo Scaburri, Alberto Petillo e Alice Curti, che presentano la loro collezione Cocktail alla fondazione Sozzani di Milano, dove fino al 12 febbraio i capi saranno protagonisti di una mostra temporanea. Ogni settimana interagiranno con linguaggi differenti: il lessico materico dei vasi di Aponteboretti, quello musicale di Gilda Manfrin, e infine immaginario, con un’installazione di GianMarco Porru.
    Persone e linguaggi legati al mondo di lessico familiare, progetto di abbigliamento domestico nato nel 2020 “per noia e per allegria” e chiaramente ispirato al celebre romanzo di Natalia Ginzburg. Progettato e assemblato rigorosamente in casa, è fatto di capi smontati e riassemblati, spesso ingigantiti, aggiungendo tende dismesse e arricciando tovaglie. La collezione cocktail, presentata con un défilé performativo, è fatta di abiti cocoon che si aprono rivelando stampe imprevedibili, minigonne imbottite, camicie oversize con ricami, rouches e fiocchi, balaclava tipo criniera. Tutto, ovviamente, in un pastiche dei tessuti di riciclo più disparati, dal tulle al nylon, dal pile agli acetati alla seta. .
   

Tende e tovaglie, il ‘lessico familiare’ diventa abitoultima modifica: 2023-01-13T19:22:59+01:00da newsconulana

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