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I cineasti con l'Iran, appello e solidarietà in giornata evento


- ROMA, 15 GEN - Da mesi il popolo iraniano, con le donne in prima linea, si batte contro la discriminazione di genere perpetuata dal regime della Repubblica Islamica dell'Iran. Gli iraniani che protestano al grido di 'Donna, Vita, Libertà' sono stati arrestati, torturati dalle forze di sicurezza del regime, impiccati con la complicità della magistratura. Questa repressione brutale ha avuto inizio con l'arresto di cineasti, registi, documentaristi, giornalisti e studenti ingiustamente incarcerati per aver espresso il diritto alla libertà di espressione e la difesa dei valori contenuti nel linguaggio universale del cinema. Rispondendo all'appello dei cineasti iraniani, l'Associazione Nazionale Autori Cinematografici chiama il cinema italiano a una manifestazione di solidarietà per la immediata sospensione della esecuzioni capitali, per la fine degli arresti incondizionati contro donne e la popolazione che continuano coraggiosamente ad opporsi alla violenza cieca del potere, per il rilascio dei prigionieri politici inclusi film-maker, registi, artisti e giornalisti ingiustamente perseguitati e privati della libertà.
    Condividendo pienamente l'indignazione dell'Italia espressa dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l'Associazione Nazionale Autori Cinematografici chiama il cinema italiano a manifestare per la difesa dei diritti umani. L'evento avrà luogo a Roma, al Cinema Aquila, il prossimo 23 gennaio a partire dalle ore 18,30, con testimonianze di artisti, letture di alcuni testi di autori iraniani, filmati e intervento di musicisti iraniani. A seguire, la proiezione del film IL MALE NON ESISTE di Mohammad Rasoulof, premio Orso d'Oro al Festival di Berlino 2020, gentilmente concesso dalla Satine Film. Entrata libera fino a esaurimento posti. .